List of Art and Culture of the Province of Arezzo

Arezzo

Casa Museo Ivan Bruschi

Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi

Corso Italia, 14 52100 Arezzo (AR)

La Fondazione Ivan Bruschi ha sede nello storico Palazzo della Zecca: fu all’inizio del XIV secolo che divenne per un periodo la residenza degli Ufficiali di Gabella.
L’origine del Palazzo risale al secolo XIII, quando venne costruito su una base ancora più antica, divenendo ben presto uno degli edifici civili più eleganti e più importanti della città. Una storia raccontata anche dai numerosi stemmi posti sulla facciata.
Il palazzo è situato di fronte alla mole romanica della Pieve di Santa Maria e poco lontano dalle logge del Vasari che fanno da scenario alla Fiera Antiquaria ideata proprio da Ivan Bruschi: la Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, al di là della sua destinazione museale, ha il valore simbolico di 'casa della vita'.
All’interno si snoda un percorso espositivo che, pur evidenziando le predilezioni del collezionista, permette di ricostruire i nuclei principali della raccolta.
La visita si sviluppa in una successione di sedici sale, distribuite su tre piani, dove l’allestimento museografico – curato dalla Scuola Normale di Pisa - valorizza l’attenzione che il colto collezionista aveva posto nell’esposizione equilibrata e armoniosa delle proprie raccolte. Le pareti sono arricchite da incisioni, disegni e opere pittoriche di Neri di Bicci, di Luca Giordano, Sassoferrato, Bicci di Lorenzo, e ancora opere delle cerchie di Tintoretto e Guido Reni. Tra le policrome sculture rinascimentali di artisti come i Della Robbia e i Buglioni, si trovano anche tessuti preziosi, armi, gioielli, monete, medaglie e sigilli, argenti, ceramiche ed ancora strumenti scientifici, fossili, importanti documenti, incunaboli e cinquecentine ubicati nello Studiolo. Dalla ricca Biblioteca si può accedere ad un’ampia terrazza su più livelli che sovrasta l’edificio e permette di vivere un contatto diretto con la Pieve romanica.

La Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi è oggi a tutti gli effetti uno spazio culturale che organizza mostre temporanee, percorsi e laboratori didattici, che ospita conferenze, spettacoli e concerti.

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Cattedrale dei Santi Pietro e Donato ad Arezzo

Duomo di Arezzo

Piazza Del Duomo, 1 52100 Arezzo (AR)

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Montevarchi

Museo di Arte Sacra della Collegiata di San Lorenzo

Via Isidoro Del Lungo, 4 52025 Montevarchi (AR)

Nella prima sala sono esposti tre preziosi codici miniati e oggetti appartenenti al corredo liturgico della chiesa, tra i quali emerge per bellezza e qualità una Croce processionale in argento sbalzato e cesellato, realizzata intorno al 1552 da Pietro di M. Spigliati, della bottega dell’orafo fiorentino Benvenuto Cellini. Sempre di alta oreficeria il Reliquiario del Sacro Latte, realizzato nel 1639 e rinnovato nel 1709 da Massimiliano Soldani Benzi, architetto, scultore e celebre medaglista della corte granducale nonché progettista della Collegiata, sorretto da una portantina in legno dorato. Alle pareti due affreschi staccati dalla vicina chiesa di Cennano: una Madonna in trono con Bambino e Santi riferita a Luberto da Montevarchi (XV-XVI sec.), allievo del Perugino, e un grande frammento della “Madonna del Libro“.

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L'Ardita

L'Ardita la Ciclostorica dell’Alpe di Poti per Bici d'Epoca

Arezzo (AR)

Si svolgerà ad Arezzo nei giorni 10, 11 e 12 Marzo 2023 la settima edizione de L'Ardita la Ciclostorica dell’Alpe di Poti con partenza ed arrivo in Piazza Grande, il cuore del centro storico della città.

La location, “Piazza Grande”ovvero la piazza più bella della città è stata scelta in considerazione dell’importanza di valorizzare il centro storico di Arezzo ed il programma vuole costituire una occasione di visitare la città per i partecipanti e le loro famiglie.

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12 X_MARZO 2023

Arezzo

Museo di Arte Medievale e Moderna

Via San Lorentino, 8 52100 Arezzo (AR)

Il Museo ha sede nello storico palazzo Bruni Ciocchi, uno dei più bei palazzi rinascimentali della città, posto nella zona di San Lorentino, quartiere di Porta del Foro.
L’edificio fu costruito alla metà del Quattrocento per volere di Donato Bruni, figlio del celebre umanista Leonardo, cancelliere della Repubblica fiorentina, su precedenti insediamenti trecenteschi della famiglia ghibellina degli Accolti. Venne poi acquisito dalla famiglia Ciocchi dal Monte, di Monte San Savino, e fu probabile sede cittadina del cardinale Giovan Maria Dal Monte, poi divenuto papa con il nome di Giulio III. A partire dal Seicento ne divennero proprietari i conti Barbolani di Montauto, originari della Valtiberina, che lo ristrutturarono facendo costruire lo scalone monumentale, la galleria e il grande salone.
Dal 1816 il palazzo passò al Governo toscano che lo adibì ai Monopoli di Stato, facendone un deposito di vari generi, soprattutto sale, e collocandovi gli uffici della dogana, per questo è conosciuto anche come “Palazzo della Dogana”.
L'edificio, oggi di proprietà statale, si sviluppa su tre piani intorno a un grande cortile porticato su tre lati con eleganti colonne di pietra serena, per il quale si è fatto il nome di Bernardo Rossellino, attivo ad Arezzo nel 1434, ma i cui riferimenti stilistici sono più conformi all'architettura del Brunelleschi. Sul retro del palazzo, posto a livello del primo piano, è invece un giardino pensile di ispirazione rinascimentale.
Il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna può essere considerato tra i più interessanti della Toscana per ricchezza e varietà di opere che, rispecchiando l'unione di più raccolte e collezioni d'arte di diversa formazione e provenienza, testimoniano al massimo grado la storia culturale e lo sviluppo artistico di Arezzo.
Il Museo nasce nel 1958, a seguito di una convenzione stipulata tra il Ministero della Pubblica Istruzione, che allora includeva le “Belle Arti”, e il Comune di Arezzo risolvendo annose questioni di gestione delle collezioni della pinacoteca comunale. Queste stesse collezioni derivavano, tra l'altro, dalla soppressione degli Ordini religiosi voluta dallo Stato dopo l'Unità d'Italia, dal collezionismo antiquariale ed erudito aretino del Bartolini, del Funghini e del Fossombroni, dalle raccolte Bacci, Rossi e Subiano, confluite nel patrimonio artistico della Fraternita dei Laici, istituzione civile e religiosa cittadina fondata nel 1262, che le aveva affidate in perpetuo al Comune dal 1934, e che già nell'Ottocento per merito del naturalista Marcantonio Fabroni, aveva fondato un proprio Museo.
A tali nuclei collezionistici vennero ad aggiungersi, oltre a quelle provenienti dal territorio, opere dai depositi dalle Gallerie fiorentine già dagli anni Trenta e poi successivamente nei Cinquanta, anni in cui sempre, con opere provenienti da Firenze, era stato realizzato l'allestimento della quadreria del Museo Statale di Casa Vasari. Nel 1964 il percorso museale si arricchisce della Collezione Salmi, per volere dell'illustre storico dell'arte aretino, a cui fa seguito nel 2010 una nuova donazione voluta dalla figlia.
Dopo i pesanti bombardamenti della seconda guerra mondiale al Palazzo Pretorio, dove era allora alloggiata la pinacoteca comunale, con gravi perdite di opere, le collezioni trovano posto nel Palazzo Bruni Ciocchi, restaurato ed allestito a cura delle Soprintendenze ai Monumenti e alle Gallerie di Firenze, poi con l'istituzione nel 1967 passa alla Soprintendenza aretina e infine, con l'ultima riforma ministeriale, entra a far parte del Polo Museale della Toscana, ora Direzione regionale musei della Toscana.

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Montevarchi

Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio

Via Poggio Bracciolini, 36/40 52025 Montevarchi (AR)

Il Museo Paleontologico di Montevarchi fa parte del patrimonio dell’Accademia Valdarnese del Poggio, ed è situato nei locali dell’antico convento francescano di San Lodovico.

Nel museo sono raccolti circa 3000 reperti, provenienti quasi esclusivamente dal Valdarno Superiore e di età compresa fra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore.

Nella raccolta si distinguono i fossili vegetali, come le noci di Junglans tephrodes e le foglie di Platanus aceroides, e una ricca collezione di fossili animali. Tra questi vanno segnalati l’Elephas meridionalis, proboscidato di dimensioni imponenti che poteva superare i 4 metri al garrese e raggiungere i 200 quintali di peso, e il cranio del Machairodus meganteron, la cosiddetta “tigre dai denti a sciabola”, così chiamata a causa delle dimensioni dei canini superiori.

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San Giovanni Valdarno

Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni Valdarno

Via Roma 52027 San Giovanni Valdarno (AR)

La chiesa intitolata al patrono di Firenze e di San Giovanni fu costruita, a partire dal 1312, a lato della Porta S. Andrea, demolita nei primi decenni del secolo scorso.

L’aspetto attuale dell’esterno é improntato a un prevalente gusto classicheggiante.

La facciata é coronata da un frontone e preceduta da un portico a tre arcate su colonne tuscaniche.
L’interno, molto semplice e spoglio, é a una sola navata rettangolare con copertura lignea.

Dall’altar maggiore della chiesa proviene il polittico di Mariotto di Nardo attualmente conservato nel museo della Basilica.

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Caprese Michelangelo

Museo Michelangiolesco

Via Capoluogo, 1 Caprese Michelangelo (AR)

Il Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti ha sede presso il Castello di Caprese Michelangelo ed è costituito da tre edifici principali, Palazzo del Podestà, Palazzo Clusini e la “corte alta”, racchiusi dentro la cinta muraria che comprende l’antica piazza d’armi, ora un giardino con esposizioni.

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Cortona

Museo della Civiltà Contadina Fratticciola

Presso Campo Sportivo, Fratticciola 52044 Cortona (AR)

Negli anni settanta un gruppo di giovani, di una piccola frazione cortonese, ha risposto al fervore di quegli anni, sotto le pressanti sollecitudini dell’allora parroco, Monsignor Italo Castellani, cominciando a rivisitare le loro origini contadine.
Erano anni in cui non era facile andar fieri dell’abitare in campagna, ma loro hanno cominciato un lavoro di ricerca con lo scopo di portare avanti, insieme, da protagonisti, “un’iniziativa” e di “ragionare” sui valori della vita.
Era l’anno 1976 quando è stata indetta la prima edizione della “Mostra del Carro Agricolo”; “Mostra”, perché in effetti si trattava soprattutto di una esposizione di attrezzi agricoli che trovavano in abbondanza intorno alle loro case e, fra tutti gli attrezzi, quello più appariscente, con la sua struttura imponente, con i suoi disegni “naif”, con i suoi colori ancora brillanti e il suo legno ancora ben nutrito, era sicuramente il carro.

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Anghiari

Museo della Confraternita della Misericordia

Corso Giacomo Matteotti, 129 52031 Anghiari (AR)

L'idea di raccogliere e custodire in un particolare ambiente tutto ciò che documenti la vita dell'Istituzione dal suo sorgere, prende corpo dopo l'anno 1975 e si concretizza con l'allestimento del museo avente sede nell'antico edificio di Badia, oggi residenza storica della Confraternita di Misericordia.
Si articola nel monumentale salone e nelle due salette annesse: la saletta delle bacheche e la saletta degli archivi.
Gli ambienti sono di notevole pregio storico-artistico sia per la loro struttura architettonica, sia per i ritrovamenti pittorici in affresco sulle pareti.
Sono soltanto pochi resti, purtroppo, affiorati nel corso dei recenti interventi edili effettuati.

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Cortona

Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona

Piazza Luca Signorelli, 9 52044 Cortona (AR)

Istituito nel 2005 il MAEC è un museo che riunisce le antiche collezioni settecentesche dell’Accademia Etrusca come il lampadario etrusco, la sezione egizia, la biblioteca storica e le opere di Gino Severini con i più recenti rinvenimenti archeologici che illustrano la storia di Cortona.
Tra questi spiccano la “Tabula Cortonensis” e i corredi delle tombe dei circoli del Sodo.
Il MAEC è anche il punto di sintesi per comprendere le realtà del Parco Archeologico.

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