Felini: intolleranze alimentari, sintomi e rimedi

Come a volte capita anche a noi umani, i gatti possono presentare intolleranze verso alcuni alimenti. Vediamo quali sono quelli più comuni e come fare ad intervenire.
Come mi accorgo se il mio gatto non tollera alcuni alimenti?
Non è sempre scontato rendersi conto di un’intolleranza, in primo luogo perché le reazioni che si scatenano sono diverse e compatibili con altre problematiche e poi perché l'intolleranza può svilupparsi all'improvviso, anche verso un alimento che il gatto ha sempre mangiato. Generalmente, i sintomi più frequenti di un’intolleranza alimentare sono:
1. Prurito,
2.Dermatite,
3. Alopecia (zone del corpo prive di pelo),
4. Infezioni cutanee (dovute al'’eccessivo strofinamento del gatto per ridurre il prurito),
5. Vomito,
6. Diarrea.
Cosa fare se ci accorgiamo di un'intolleranza alimentare?
Se il gatto presenta le problematiche suddette, è necessario portarlo dal veterinario, che troverà la giusta alimentazione per evitare la loro comparsa. Generalmente viene stabilita una cosiddetta “dieta ad eliminazione“: si tratta di un’alimentazione specifica a base di alimenti ipoallergenici, come orzo, patate e carni diverse da quelle utilizzate normalmente.
È molto importante in questa fase non sgarrare, ovvero non dare al gatto cibi al di fuori di quelli prescritti dal veterinario. Questa regola vale comunque in generale nell'alimentazione di qualsiasi gatto, per cui è bene non somministrargli mai alimenti al di fuori dei pasti, anche se questo non è necessariamente un soggetto allergico.
Se, dopo un certo periodo di dieta, il gatto non mostra più alcun sintomo, significa che l’intolleranza è consolidata e quindi è necessario continuare con la dieta prescritta dal veterinario. Se invece, nonostante il regime alimentare diverso, l’intolleranza continua a ripresentarsi, potrebbe essere necessario reinserire uno per volta i cibi abituali, per individuare quello verso il quale il gatto dimostra l’intolleranza.