Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio
Il Museo Paleontologico di Montevarchi fa parte del patrimonio dell’Accademia Valdarnese del Poggio, ed è situato nei locali dell’antico convento francescano di San Lodovico.
Nel museo sono raccolti circa 3000 reperti, provenienti quasi esclusivamente dal Valdarno Superiore e di età compresa fra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore.
Nella raccolta si distinguono i fossili vegetali, come le noci di Junglans tephrodes e le foglie di Platanus aceroides, e una ricca collezione di fossili animali. Tra questi vanno segnalati l’Elephas meridionalis, proboscidato di dimensioni imponenti che poteva superare i 4 metri al garrese e raggiungere i 200 quintali di peso, e il cranio del Machairodus meganteron, la cosiddetta “tigre dai denti a sciabola”, così chiamata a causa delle dimensioni dei canini superiori.
Dove Siamo / Contatti
- Indirizzo: Via Poggio Bracciolini, 36/4052025
Montevarchi (AR) - Telefono: +39 055981227
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Notizie ed Eventi
Museo Paleontologico dell'Accademia Valdarnese del Poggio
A Montevarchi sabato 2 e domenica 3 torna il Paleofest. Festival della Preistoria
Gli eventi, organizzati nel chiostro di San Lodovico, in via Poggio Bracciolini, presso la Fabbrica della Conoscenza della Ginestra e distribuite sul territorio del Valdarno, nel rigoroso rispetto delle norme anticontagio, inizieranno sabato 2 con la visita guidata all’area mineraria della Centrale ENEL di Santa Barbara, luogo principe dei ritrovamenti fossili del Valdarno. Il Festival si apre la mattina in Sala grande dell’Accademia, che ospiterà l’incontro di Marco Rustioni, conservatore scientifico del Museo, sull’alimentazione nella preistoria. Nel pomeriggio, dopo la proiezione del docufilm sulla grande scoperta e allestimento del fossile di Mammuthhus meridionalis di loc. Tasso, conferenza su I nostri Neanderthal di Giorgio Manzi, studioso di fama internazionale di paleoantropologia e docente all’Università La Sapienza di Roma. L’approfondimento scientifico proseguirà domenica 3 nel pomeriggio con una tavola rotonda sugli studi condotti dall’Università di Firenze nei dintorni di Levane alla ricerca di tracce delle prime comunità umane.
Nei due giorni dell’evento lo spazio del chiostro ospiterà la prima mostra del Premio Italiano di Paleoarte, con le opere d’arte ispirate alla preistoria arrivate da oltre settanta artisti italiani ed esteri, tra i quali la giuria di esperti premierà i vincitori nel pomeriggio di domenica. In contemporanea, il Sistema Museale del Valdarno e musei scientifici di varie località italiane apriranno i loro stand all’esterno del museo per raccontare la paleontologia e i misteri di un passato lontano, che però ha molto da dire anche sul nostro presente. Durante tutto il fine settimana il Museo e la Fabbrica della conoscenza della Ginestra ospiteranno visite guidate e laboratori.
La domenica pomeriggio i musei ospiti animeranno, ancora nel chiostro, i laboratori educativi destinati ai più piccoli, come sempre entusiasti fruitori delle attività del Museo, per imparare giocando immersi nel mondo dei fossili.
Un’esperienza per adulti, giovani e giovanissimi, in cui il Museo abbraccia l’intera città.
Tutti gli eventi sono su prenotazione, e l’accesso richiede l’esibizione del green pass. Per informazioni e prenotazioni basta scrivere a festival@accademiadelpoggio.itAl via la prima edizione del Premio Italiano di Paleoarte
Quest’anno il programma vede infatti l’avvio del Premio Italiano di Paleoarte, competizione artistica inaugurata martedì 15 giugno 2021, promossa dall’Accademia da un’idea dell’illustratore italiano Sante Mazzei. Tra gli obiettivi perseguiti dall’iniziativa c’è la volontà di diffondere la conoscenza della paleoarte, la rappresentazione della vita preistorica attraverso varie tecniche artistiche; nello stesso tempo l’occasione può offrire una vetrina agli artisti professionisti e aspiranti tali che desiderano promuovere le proprie creazioni legate alla paleontologia.
Proprio negli ultimi anni si è registrato un notevole aumento di artisti interessati alla paleoarte e una conseguente produzione di opere che intrepretano e rappresentano i fossili, generalmente allegate a pubblicazioni scientifiche o esposte nei musei.
Il Museo Paleontologico dell’Accademia Valdarnese del Poggio si fa dunque promotore, all’interno del contenitore più ampio e affermato del PaleoFest, di un’iniziativa unica nel suo genere, volta soprattutto a premiare il lavoro di tanti nuovi artisti sempre più vicini al mondo dell’illustrazione e della scultura paleontologica, garantendo per altro un premio in denaro per i tre artisti più meritevoli.
Le opere inviate per il concorso saranno messe in mostra durante l’edizione del Festival, che si terrà sabato 2 e domenica 3 ottobre 2021, durante il quale avverrà anche la premiazione. Le opere rimarranno esposte al Museo di Montevarchi per un periodo di un mese circa, per poi spostarsi in una serie di appuntamenti selezionati dall’Accademia Valdarnese del Poggio e dai partner del Premio Italiano di Paleoarte.
Il Premio è patrocinato dall’Associazione Paleontologica e Paleoartistica Italiana, realtà impegnata ormai da più di dieci anni nell’organizzazione e nella promozione di eventi legati alla paleontologia e alla paleoarte sul territorio italiano, e gode anche del prestigioso patrocinio della Società Geologica Italiana, la più antica e rappresentativa associazione scientifica italiana nel campo delle geoscienze.
La giuria è composta da studiosi influenti della scena paleontologica italiana, da paleontologi e paleoartisti professionisti, oltre che da rappresentanti del Museo di Montevarchi; nella giuria è incluso anche un giudice di fama internazionale.
Per poter partecipare è necessario seguire il regolamento del premio, pubblicato sul sito del Museo Paleontologico dell’Accademia. C’è tempo fino al 15 di settembre per inviare le proprie opere artistiche.“Il Ciclo dei Mesi. Da Aosta a Otranto, alla scoperta di un tesoro dell’arte medievale italiana”
L’Accademia Valdarnese del Poggio è pronta a ripartire con la programmazione degli eventi del nuovo anno.
Il primo importante appuntamento è per sabato 29 Gennaio, alle 17:30 nella Sala Grande dell’Accademia: sarà presentato il volume di Jenny Bawtree dal titolo “Da Aosta a Otranto, alla scoperta di un tesoro dell’arte medievale italiana”.
In tutta Italia, in maniera diffusa, possiamo trovare rappresentazioni artistiche dei mesi dell’anno e dei cicli della natura: statue, bassorilievi, mosaici, affreschi che raccontano di un mondo medievale fatto di grande vitalità.
Il libro di Jenny Bawtree racconta tutto questo, un compendio unico nel suo genere nel quale si trovano tutte le meraviglie legate ai mesi e alla natura e che, in un certo senso, parla del concetto di ecologia ante litteram.
Un libro che è anche un “diario” di viaggio che invita a seguire lo stesso percorso fatto dall’autrice lungo tutto il Bel Paese.
Alla presentazione interverranno Lucia Bencistà (consigliere dell’Accademia Valdarnese del Poggio) e Jenny Bawtree (autrice).
Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione telefonando allo 055-981227 o scrivendo a paleo@accademiadelpoggio.it. Posti limitati.
Richiesti Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.