La comunità che cura, curare la comunità
Prende avvio lunedì 9 ottobre, con l’incontro pubblico alle 17,30 al Centro di GeoTecnologie, il percorso partecipativo verso le case di comunità
Lunedì 9 ottobre al Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno, alle 17.30, si terrà il primo incontro pubblico del progetto partecipativo “La comunità che cura – curare la comunità”.
Si tratta di un’occasione per le associazioni ed i cittadini di approfondire il percorso di sviluppo e trasformazione della sanità territoriale del Valdarno nei prossimi anni, con la costituzione delle quattro case di comunità previste nella zona distretto.
La gestione di questi luoghi sarà curata da Asl, in collaborazione con i Comuni, ma un ruolo importante potrà averlo anche il terzo settore nel co-progettare, co-programmare e valutare in modo partecipato i percorsi di sostegno per i soggetti vulnerabili della comunità. L’obiettivo da perseguire è che le Case di Comunità siano considerate un luogo in cui offrire alle persone non solo risposte ai bisogni di salute, ma anche supporto nei loro percorsi di vita.
Il Comune capofila che ha promosso il progetto è il comune di San Giovanni Valdarno ed i comuni coinvolti che hanno aderito al progetto sono tutti i comuni della zona Valdarno (Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Terranuova Bracciolini), insieme all’Azienda Usl Toscana sud est. Il progetto ha ottenuto un finanziamento dall’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione e nei prossimi mesi si svolgeranno numerose attività finalizzate a gettare le basi per la futura governance delle Case di Comunità, saranno coinvolti tutti i soggetti interessati e sarà definito un vademecum con alcune linee guida condivise del percorso.
Una delle prime attività sarà quella della mappatura delle pratiche di cura diffuse sul territorio e svolte da associazioni o gruppi di cittadini, in modo da ricostruire quale contributo già oggi viene dato dal terzo settore e dai cittadini attivi.