Chiese e Cattedrali nella Provincia di Arezzo
Arte e Cultura nella Terra degli Etruschi
Chiese e Cattedrali nella Provincia di Arezzo
Chiesa di San Filippo Neri a Castelfranco di Sopra
Via Magenta 52020 Castelfranco Piandiscò (AR)
La chiesa-oratorio dedicata a San Filippo Neri (Firenze 21/07/1515 – Roma 26/05/1595) i cui genitori erano originari di Castelfranco di Sopra fu edificata nel 1631, dieci anni dopo la sua canonizzazione.
L'elegante facciata barocca è in pietra arenaria, con riquadri a intonaco e quattro lesene, delle quali le due centrali delimitano la parte più alta conclusa dal timpano.
Il portale ha il timpano curvato, mentre quello del soprastante finestrone è spezzato; sopra ancora è un grande cartiglio in pietra scolpita.
L'interno a tre navate presenta il presbiterio, coperto a cupola, introdotto da un grande arco trionfale poggiante su lesene scanalate e capitelli corinzi.
Sull'altare maggiore è collocata l’ Estasi di San Filippo Neri (1640) di Matteo Rosselli, autore anche del Volto Eterno nel tondo del timpano spezzato dello stesso altare maggiore.
Sull’ altare di destra una Madonna con Bambito attribuita ad Andrea del Sarto.
Santuario di Santa Maria delle Vertighe a Monte San Savino
Le Vertighe 52048 Monte San Savino (AR)
La Fraternità delle Vertighe di Monte San Savino è stata inaugurata il 5 maggio del 2007.
Da allora si sono succeduti fratelli e sorelle consacrati che hanno svolto il loro servizio all’interno della fraternità e nel santuario di Santa Maria delle Vertighe che caratterizza la nostra presenza qui in terra aretina. Infatti, su invito dell’allora arcivescovo Bassetti, padre Pancrazio accolse con gioia la missione di custodire pastoralmente e materialmente il santuario di Santa Maria delle Vertighe, meta di tanti pellegrini e luogo di riconciliazione con Dio, in cui tanti fedeli hanno la possibilità di confessarsi e partecipare all’Eucaristia.
Questa è la missione primaria che la fraternità svolge qui alle Vertighe.
Chiesa della Insigne Collegiata S. Lorenzo a Montevarchi
Via del Lungo Isidoro, 4 52025 Montevarchi (AR)
Le origini della Chiesa di San Lorenzo in Montevarchi vanno ricercate, come del resto queklle dell'attuale cittadina, sul vicino colle denominato dei Cappuccini, dal convento che i francescani di questo ramo vi eressero nel 1538.
Intorno all'XI° secolo si ha notizia che su questo colle sorgeva un castello, detto Montisguarchi, di cui erano feudatari i marchesi Bourbon del Monte Santa Maria di Colle di Pierle, anche se già agli inizi del secolo successivo questa località è menzionata nei diplomi imperiali tra i possessi dei conti di Romagna, quando a capo di questo ramo era Guidoguerra, marito di Gualdrada Ravignani, designato dai genealogisti "il Vecchio", per distinguerlo d altri omonimi della stessa famiglia. E' probabile che sia stato questo conte a volere nel castello di Montevarchi, forse in contrapposizione alla preesistente chiesa di Sant'Andrea sul Poggio Cennano, in diocesi di Arezzo, una chiesa nella diocesi di Fiesole, dedicata al martire Lorenzo e assegnata al piviere di San Giovanni a Cavriglia.
Pieve San Pancrazio a Neri
Via dei Larici, 25 Neri 52022 Cavriglia (AR)
La pieve di San Pancrazio che pur modificata nel corso dei secoli, presenta, al suo interno, delle singolari caratteristiche architettoniche.
Le frammentarie notizie storiche giunte fino ai giorni nostri non ci permettono di tracciare un quadro esaustivo. All’esterno della pieve la facciata è caratterizzata da due brevi scalinate convergenti che conducono alla porta d’ingresso, rialzata rispetto al piano stradale. La zona tergale dell’edificio colpisce invece per la condizione di asimmetria causata dalla mancanza di uno degli absidi laterali. La pieve di San Pancrazio costituisce nella zona l’unico esempio di chiesa plebana con presbiterio sopraelevato, impostato sulle volte di copertura di una cripta. Questa risulta divisa in tre piccole navate da colonnine, sormontate da capitelli, sui quali poggiano le volte a crociera della copertura della suddetta cripta. Vi si trovava un fonte battesimale monolitico molto antico; ma non era quello originale in quanto proveniente dalla badia vallombrosana di Montescalari, situata nel comune di Greve in Chianti, e ora restituito ai legittimi proprietari. Sull’architrave della porta che dalla cripta immette nella cella della torre campanaria è ancora visibile un’iscrizione con la data: anno 1147. Al presbiterio si accede mediante una scala in pietra addossata alla parete di destra dell’unica navata. Nel catino absidale si trovano i resti di un affresco raffigurante la Madonna con Gesù e i Santi Lorenzo e, probabilmente, Pancrazio riconoscibile nelle vesti di giovane romano. La presenza della cripta ha portato qualche studioso a ipotizzare che il luogo di culto possa essere stato fondato da una comunità monastica e successivamente trasformato in chiesa plebana, ma forse la storia di questo luogo di culto è un pò più complessa.
Sacro Eremo di Camaldoli a Camaldoli
Strada Provinciale 124 dell'Eremo, 6 52014 Poppi (AR)
Camaldoli, fondata mille anni fa da San Romualdo, è una comunità di monaci benedettini.
Le sue due case, il Sacro Eremo e il Monastero, immerse nella pace della foresta, rappresentano due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica, la solitudine e la comunione.
La comunità monastica vive nella ricerca di Dio, nella preghiera e nel lavoro, e si apre alla condivisione con gli uomini e le donne del nostro tempo soprattutto attraverso l’ospitalità.
La Foresteria offre uno spazio aperto a tutti, di approfondimento spirituale e culturale, di dialogo e di incontro.
Pieve di San Giovanni Battista a San Giovanni Valdarno
Via Roma 52027 San Giovanni Valdarno (AR)
La chiesa intitolata al patrono di Firenze e di San Giovanni fu costruita, a partire dal 1312, a lato della Porta S. Andrea, demolita nei primi decenni del secolo scorso.
L’aspetto attuale dell’esterno é improntato a un prevalente gusto classicheggiante.
La facciata é coronata da un frontone e preceduta da un portico a tre arcate su colonne tuscaniche.
L’interno, molto semplice e spoglio, é a una sola navata rettangolare con copertura lignea.
Dall’altar maggiore della chiesa proviene il polittico di Mariotto di Nardo attualmente conservato nel museo della Basilica.
Abbazia Badia di San Salvatore a Soffena a Castelfranco di Sopra
Via Soffena, 4 52020 Castelfranco Piandiscò (AR)
Posto proprio alle porte di Castelfranco ma rimasto fortunatamente isolato e immerso fra il verde degli olivi, oggi il complesso della Badia di San Salvatore a Soffena costituisce uno straordinario biglietto da visita per quanti giungono in paese dalla via di Setteponti. Il complesso è costituito dalla Chiesa, il chiostro e il convento.
La Badia è nominata già in un documento del 1014. Nel 1090 con una bolla papale di Urbano II°, fu affidata ai monaci Vallombrosani insieme ad altri possessi. Nel 1394 la chiesa fu completamente ricostruita, come dimostrano i caratteri architettonici odierni di stile gotico.
Nei primi decenni del 1700 però la Badia ando’ incontro ad un rapido declino; fu destinata infatti ad uso agricolo con conseguente dispersione dei manufatti artistici e danneggiamento degli affreschi.
Dopo il 1960 lo Stato acquistò l’immobile e diede inizio all’opera di ricostruzione; provvide allo stacco degli affreschi (che erano stati rovinati a colpi di martello), ripristinò il tetto, riportò all’antica forma il chiostro e sistemò l’interno della chiesa ed il campanile.
La chiesa ha pianta a croce latina con abside quadrato. La copertura è a volte a crociera. Gli affreschi all’interno della chiesa, del ‘400, sono di artisti quali Paolo Schiavo, il Maestro Liberato da Rieti, Bicci di Lorenzo.
Di particolare pregio “L’Annunciazione” del fratello di Masaccio Giovanni di Ser Giovanni detto lo Scheggia.
Chiesa della SS. Annunziata ad Arezzo
Via Giuseppe Garibaldi, 185 52100 Arezzo (AR)
Chiesa di Sant'Agostino ad Arezzo
Piazza di Sant’Agostino, 1 52100 Arezzo (AR)
Basilica di San Francesco ad Arezzo
Piazza S. Francesco, 1 52100 Arezzo (AR)
Chiesa di San Domenico ad Arezzo
Piazza S. Domenico 52100 Arezzo (AR)