Stop con i rifiuti solidi urbani a Podere Rota
L'assessora regionale all'ambiente Monia Monni ha ricevuto, nei giorni scorsi, una delegazione del Consiglio comunale di San Giovanni Valdarno che le ha consegnato gli atti della seduta straordinaria dell’assemblea cittadina. Monni ha rassicurato che nel prossimo piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinanti non sarà più presente Casa Rota. Ma l’ampliamento per i rifiuti speciali, secondo la normativa nazionale, non può essere regolato e pianificato dalla giunta regionale
Giovedì pomeriggio una delegazione del Consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, composta dal presidente Mauro Tempesta, i capigruppo Alberto Marziali, gruppo di Centro sinistra per Sgv, e Tommaso Pierazzi, gruppo M5s, è stata ricevuta dall’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e dal suo staff. All’incontro avrebbe dovuto partecipare anche il capogruppo Antonio Guidelli, poi impossibilitato per sopraggiunti motivi di lavoro.
La riunione si è tenuta nella sede della Regione Toscana a Firenze ed è stata organizzata a seguito dell’atto votato nel consiglio comunale straordinario del 9 luglio scorso: nel documento, approvato in quell'occasione, venivano richieste la chiusura definitiva della discarica di Podere Rota e la presentazione del nuovo piano dei rifiuti che superasse la logica del conferimento in discarica intraprendendo la strada dell’economia circolare. Inoltre, aspetto importante e molto sentito dai cittadini del Valdarno, veniva ribadiva la ferma volontà di impedire l'apertura di nuove discariche o l'ampliamento di discariche già esistenti comprese quelle per i rifiuti speciali.
L'impegno e la determinazione a votare, consegnare l’atto ed essere presenti per un incontro con l’assessora Monni ha visto concordi tutti i gruppi consiliari eccetto le liste civiche sangiovannesi.
“L’incontro – hanno spiegato Mauro Tempesta, Alberto Marziali e Tommaso Pierazzi – oltre alla consegna formale dei documenti approvati dal consiglio in merito alla chiusura della discarica, ha permesso un confronto aperto e schietto con l’assessora all’ambiente. Abbiamo riportato tutte le preoccupazioni e i disagi dei sangiovannesi per la presenza della discarica e le perplessità sia su come è stata affrontata l’intera vicenda circa il termine al 2021 per il conferimento dei rifiuti sia la richiesta di ampliamento per quelli speciali. C'è stato modo anche di esternare il nostro imbarazzo per lo svolgimento discutibile dell’inchiesta pubblica, che pure ha avuto il grande merito di far emergere chiaramente che il Valdarno e tutti i suoi sindaci (eccetto quello di Terranuova Bracciolini) sono schierati contro l’ampliamento del sito di Podere Rota. Abbiamo poi posto due semplici domande: nel prossimo Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinanti (Prb) sarà eliminato il sito di Podere Rota? In modo tale da chiudere finalmente la discarica e avviare il post mortem. E sull’ampliamento richiesto da Csai per i rifiuti speciali cosa può fare la Regione per bloccarlo e quando sapremo l’esito della richiesta?”.
L'assessora, rispondendo alla prima domanda, ha dichiarato che è sua intenzione chiudere la discarica per il conferimento dei rifiuti solidi urbani, poiché la Regione ha pianificato l’utilizzo di altri siti per la gestione degli stessi. “Contiamo di passare dal 36% di rifiuti conferiti in discarica al 10% e per questo nella programmazione non riteniamo più indispensabile l’impianto di Terranuova Bracciolini”, ha precisato.
L’ampliamento per i rifiuti speciali invece, secondo la normativa nazionale, non può essere regolato e pianificato dalla giunta Regionale: “non può essere una mia scelta politica purtroppo – ha spiegato Monni – bensì procede secondo un percorso di tipo amministrativo che gli uffici tecnici preposti stanno seguendo con la massima attenzione in stretta collaborazione con Arpat. Siamo consapevoli delle questioni legate al potenziale inquinamento rilevate proprio da quest’ultima agenzia, ma anche sicuri che tutto sarà svolto con impegno nell’interesse della salute dei cittadini. I tempi per la conclusione del procedimento sono lunghi e al momento non definibili”.
Il presidente del Consiglio comunale e i gruppi di Centro sinistra, Lega Salvini premier e M5S hanno quindi riportato a casa la promessa che, per la Regione Toscana, Podere Rota non riceverà più rifiuti solidi urbani, in virtù della nuova pianificazione. “Ma per vedere chiuso il sito anche per quelli speciali – hanno dichiarato i componenti della delegazione – dobbiamo auspicare che l’esito della valutazione di impatto ambientale sia sfavorevole all’ampliamento oppure che il comune di Terranuova Bracciolini, sede di impianto, decida finalmente di liberare la vallata da questa presenza per aprire nuovi scenari di sviluppo. Ai nostri concittadini possiamo senz’altro continuare a garantire il massimo impegno sulla questione; oltre ogni differenza partitica, con serietà, abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per raggiungere l’obiettivo che tutti desideriamo, la chiusura definitiva della discarica di Casa Rota”.