La giunta comunale accoglie la mozione del gruppo consiliare “Libera Castiglioni” sull’area ex Sadam.
Chiede a Sei Toscana di riportare ordine e pulizia e alla società Gibbi informazioni sul completamento dell’iter previsto dopo l’acquisizione dell’area lo scorso gennaio.
Riportare ordine e pulizia nell’area di deposito ex Sadam. È quanto ha chiesto il gruppo consiliare “Libera Castiglioni” durante lo scorso consiglio comunale depositando una mozione “sullo stato di stoccaggio Sei Toscana nell’area ex Sadam e scenari futuri della stessa”. Nell’area ex Sadam, in località La Nave, ormai da tempo è presente un deposito di SEI TOSCANA adibito allo stoccaggio dei cassonetti per la raccolta rifiuti. È stato rilevato – si legge nella mozione – che “all’interno della suddetta delimitata zona sono presenti, oltre a numerosi cassonetti danneggiati anche varie tipologie di rifiuti difficilmente classificabili”. Purtroppo “gli eventi atmosferici e la presenza di animali contribuiscono alla dispersione dei suddetti rifiuti anche nelle zone limitrofe andando a deturpare tutto l’ambiente circostante”. La questione era stata sollevata in precedenza anche dal capogruppo in consiglio comunale di “Castiglioni nel Cuore”, Luca Casagni. “Già da tempo abbiamo segnalato lo stato di degrado dell’area sia a Sei Toscana che alla nuova società diventata proprietaria dallo scorso gennaio dopo essersela aggiudicata partecipando ad un’asta pubblica. Si ricorda, infatti, che l’area oggetto di mozione è privata e quindi la nostra azione può essere quella di vigilare e sollecitare il proprietario e Sei Toscana affinché venga riportati ordine e decoro sia nella zona di deposito e negli accessi limitrofi. Sarà nostra cura proporre al gestore Sei di mimetizzare la zona oggetto di continue segnalazioni con l’installazione di pannelli oscuranti oltreché continuare il nostro monitoraggio affinché l’area risulti salubre” dichiara l’assessore all’ambiente, Francesca Sebastiani, che aggiunge “facciamo nostra la mozione e chiederemo sia a SEI TOSCANA quali siano i loro piani futuri sull’eventuale nuova zona prevista per lo stoccaggio dei cassonetti in attesa che la nuova proprietà si confronti sia con Sei che con l’amministrazione comunale”.