Medio Oriente, curiosità storia e attualità
Mercoledì 28 settembre alle 21 a Palomar in scena la serata - evento organizzata da Reporter Live, dal Comune di San Giovanni Valdarno e dalla Pro Loco. Andrea Schincaglia intervisterà Padre Ibrahim Faltas, in collegamento da Betlemme, e Ponzio Pilato, interpretato dall’attore Simone Martini
Proseguono gli appuntamenti del ricco Settembre sangiovannese fra cultura, arte, tradizione.
Mercoledì 28 settembre alle 21, Palomar si trasformerà in salone di intrattenimento culturale per ospitare la serata evento sul Medio Oriente. L’appuntamento è promosso e organizzato da Reporter Live, dal Comune di San Giovanni Valdarno e dalla Pro Loco. Curiosità, storia e attualità su una terre più affascinanti e tormentate.
Alla conduzione ci penserà Andrea Schincaglia di Reporter Live che, dopo aver passato la parola a Paolo Ricci, responsabile del servizio gemellaggi del Comune di San Giovanni Valdarno ed esperto conoscitore del Medio Oriente , intervisterà Padre Ibrahim Faltas, francescano di Terrasanta conosciuto in tutto il mondo e molto amico di San Giovanni e del Valdarno dove si è recato in visita più volte; è stato uno degli artefici del gemellaggio tra la città di San Giovanni Valdarno e Gerico. In collegamento da Betlemme, padre Ibrahim racconterà la sua storia e le sue memorie dell’assedio alla Natività del 2002 raccolte nel suo libro “Dall’assedio della Natività all’assedio della Città”.
Da non perdere la successiva “intervista impossibile” a Ponzio Pilato, una figura discussa da 2000 anni, interpretato dall’attore Simone Martini, come nella versione scritta per Radio Rai nel 1975 da Luigi Santucci.
“Una serata per scoprire/riscoprire il gusto del viaggio e del viaggiare – ha spiegato l’assessore alla cultura e ai gemellaggi del Comune di San Giovanni Valdarno – il fascino dell’incontro con culture e storie lontane, l’arricchimento che il confronto con terre, popoli e tradizioni diverse dalle nostre riesce sempre a darci. Un ‘invito a viaggiare’, perché il viaggio, ponendoci di fronte a realtà diverse dalla nostra, è non solo un modo per conoscere nuove culture e nuovi Paesi e per aprirci nuovi orizzonti, ma anche – ponendoci di fronte a realtà diverse dalla nostra – uno dei modi migliori per conoscere meglio noi stessi, la nostra società, il nostro presente. Quello di mercoledì 28 non sarà un viaggio qualunque: avrà come destinazione e punto di riferimento il Medioriente e in particolare la Palestina, una realtà ben nota e molto cara alla nostra comunità, grazie al gemellaggio che da quasi venti anni la nostra città ha stretto con la città di Gerico e che è stato di recente ripreso attivamente e arricchito grazie al progetto di cooperazione internazionale Bethlehem Green City promosso dal nostro Comune. Una serata che si svilupperà attraverso le testimonianze di Paolo Ricci, viaggiatore e responsabile del Servizio Gemellaggi del Comune di San Giovanni Valdarno, Padre Ibrahim Faltas, storico ‘amico’ di San Giovanni e punto di riferimento imprescindibile per il nostro gemellaggio con Gerico, e Ponzio Pilato, uno dei personaggi storici più significativi ed emblematici della Terrasanta e soprattutto della Terrasanta come luogo di incontro/confronto/scontro di culture. Un cammino attraverso il quale ci condurrà, con il brio e la verve che gli sono consuete, Andrea Schincaglia, tour operator di professione, ma in questa caso anche – è il caso di dirlo – nostra “guida”. Una iniziativa che, siamo certi, sarà di particolare interesse per gli appassionati di viaggi, per coloro che amano la Terrasanta, per la cittadinanza più in generale”.
“Non si viaggia solo per piacere – ha dichiarato Andrea Schincaglia – ma anche per sapere, per capire e aprire la mente. La conoscenza di culture, religioni e arti differenti aiutano a comprendere meglio il presente e i valori importanti da tutelare e trasmettere”.
“Come Pro Loco – ha aggiunto il presidente Massimo Pellegrini – siamo sempre felici di sostenere iniziative pubbliche o private che hanno come obiettivo quello di diffondere conoscenza e avvicinare popoli e comunità. In questo caso in particolare parliamo di una terra a cui San Giovanni è molto legata ormai da tanti anni e con cui ha saputo costruire un rapporto duraturo che abbatte differenze e lontananza”.