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Notizie di Arezzo

Domenica 22 ottobre alle ore 16 è prevista la conferenza, ad ingresso gratuito, dal titolo Fuor di bottega.

Giorgio Vasari e il fiammingo Giovanni Stradano, tra Firenze e Arezzo, condotta da Alessandra Baroni, Presidente dell'Associazione Art In Tuscany.

L'incontro è organizzato nell'ambito della V edizione del Summer/Fall Course sui disegni e le stampe antiche e sul collezionismo di grafica in Italia, che nell'anno 2023 celebra il cinquecentenario dalla nascita di Giovanni Stradano (Jan van der Straet, Bruges 1523-1605 Firenze).
L'artista fiammingo fu il principale collaboratore di Giorgio Vasari tra il 1557 e il 1572 a Firenze, presso la corte di Cosimo de' Medici primo 'Granduca di Toscana', ma anche ad Arezzo dove lavorò per i Rettori della Fraternita dei Laici e nell'altare Vasari alla Pieve di Santa Maria.
Stradano fu un originalissimo pittore e disegnatore delle "più strane e belle invenzioni del mondo" [G.Vasari, Le Vite, 1568].
È consigliata la prenotazione allo 0575354126, tramite mail a info@fondazioneivanbruschi.it o tramite whatsapp allo 3382283566.

L’OMA torna a scuola con Sarabanda

Tra lezioni concerto e laboratori musicali al via il progetto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo che coinvolge gli Istituti scolastici aretini.

Sono appena partiti dall’Istituto Comprensivo “A. Cesalpino” e dalla Scuola Primaria Monte Bianco dell’Istituto Comprensivo “G. Vasari” i laboratori musicali interculturali e le lezioni concerto che vedranno l’Orchestra Multietnica di Arezzo entrare nelle scuole aretine primarie e secondarie di primo e di secondo grado con l’energia dei suoi musicisti e il loro caratteristico e infaticabile desiderio di comunicare e condividere.

L’occasione degli incontri è data dal progetto “Sarabanda”, risultato tra i beneficiari del bando del Comune di Arezzo – Assessorato Immigrazione, Integrazione e Pari Opportunità dedicato alla realizzazione di progetti a favore dell’integrazione dei cittadini stranieri nell’anno 2023 così come racconta Massimo Ferri, tra i fondatori dell’OMA: «Il rapporto dell’Orchestra Multietnica di Arezzo con le scuole cittadine è stato sempre forte e costruttivo, come dimostrano i tanti studenti musicisti entrati a far parte dell’organico dell’orchestra, qualcuno già prima della maggiore età. Siamo particolarmente lieti quest’anno di farlo insieme al Comune di Arezzo per poter raggiungere i tanti studenti del territorio raccontando il nostro percorso e progetto tra musica, dialogo, convivenza e solidarietà, promuovendo la cultura dell’ascolto e dell’accoglienza e il valore della diversità culturale come ricchezza. Un progetto ancora più prezioso visto quanto sta succedendo oggi».

Alla presentazione alla stampa del progetto, che ha visto una rappresentanza dell’OMA esibirsi e raccontarsi agli studenti della Monte Bianco, hanno partecipato Stefania Sgaravizzi in rappresentanza del Comune di Arezzo, Marinella Verrazzani, Dirigente dell’IC “G. Vasari”, Sandra Guidelli, Dirigente dell’IC “A. Cesalpino”, Marco Chioccioli, Dirigente dell’’IC “4 Novembre” e Lea Mencaroni in rappresentanza del Liceo Musicale “F. Petrarca”, ovvero gli Istituti dove si svolgeranno i percorsi, valorizzando all’unisono l’opportunità dell’incontro e della conoscenza attraverso il linguaggio universale della musica per l’arricchimento del bagaglio culturale degli studenti e del loro sentirsi, anche in classe, cittadini del mondo.

I prossimi tre mesi – i laboratori e le lezioni concerto di “Sarabanda”, che si svolgeranno con la collaborazione organizzativa di Officine della Cultura, si concluderanno prima di Natale – saranno dunque mesi preziosi per l’OMA e i suoi musicisti chiamati a parlare di intercultura e condivisione di storie di vita, guidate dalla musica, agli studenti italiani e G2 – sigla che identifica le seconde generazioni nate in Italia - delle nostre scuole, con i quali costruire un legame relazionale grazie alle tradizioni musicali, narrative e sociali narrate da chi da quelle culture proviene, con il punto di vista di uno sguardo inclusivo privo di pregiudizi.

Maggiori informazioni: www.officinedellacultura.org – www.orchestramultietnica.net.

Smart al via la terza edizione nell’incontro tra musica e parola

Dal 14 luglio al 9 agosto torna il festival multidisciplinare di Arezzo nella cornice dell’Arena Eden a cura di Officine della Cultura Smart, Storie Musiche ARezzo Teatro edizione numero tre.

L’estate di Arezzo torna ad illuminarsi del festival che coniuga il teatro alla grande musica d’autore nel segno di una storia, di un racconto necessario, di ciò che merita conoscere e ricordare, di ciò che più ci appartiene. Una cura per la narrazione, con protagonista la musica e la parola, che negli intenti di Officine della Cultura, ideatrice del festival, in questa terza edizione non guarda ai nomi noti del grande schermo per riservare l’attenzione alle piccole realtà imprenditoriali della cultura, al lavoro quotidiano dell’artista, alle storie nascoste che meritano di essere narrate. Un’edizione che si svolgerà interamente presso l’Arena Eden di Arezzo in collaborazione con Associazione Jazz On The Corner e con il sostegno di Regione Toscana e Studio Dentistico Associato Dott. Turchetti, Volpi, Favi.

Luca Roccia Baldini, Direttore Artistico del festival, così ha presentato il cartellone degli appuntamenti: «La terza edizione di Smart vive del nostro tempo e dell’impegno di Officine della Cultura per narrarlo nella città in cui opera da oltre vent’anni. Vive grazie ad un rapporto profondo con il suo pubblico e vive perché continua a riflettere sulle storie di donne e uomini comuni, storie minori e allo stesso tempo indispensabili per capire chi siamo, da dove veniamo, dove vogliamo andare. Così attraverseremo il tempo del festival in uno spazio che amiamo, l’Arena Eden, percorrendo un lungo racconto tra storia e musica».

L’appuntamento inaugurale è fissato per venerdì 14 luglio con inizio alle ore 21:15. Antonella Questa, Valentina Melis e Teresa Cinque saranno le protagoniste di “STAI ZITTA!” dal libro di Michela Murgia edito da Einaudi, per la regia di Marta Dalla Via. Lo spettacolo, prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale di Innovazione, LaQ-Prod e Teatro Carcano, sarà ad Arezzo in una Summer Edition che si concentrerà sulla parola. Tecnico di scena Francesco Menconi. Scrive Murgia: “I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi. La pratica dello ‘Stai zitta’ non è solo maleducata, ma soprattutto sessista perché unilaterale.” Questa, Melis, Cinque e Dalla Via hanno sempre avuto qualche difficoltà a stare zitte e lo dimostrano in questi anni i loro tanti spettacoli, video e libri. Inevitabile che si incontrassero un giorno per dare vita a uno spettacolo comico e dissacrante su quanto la discriminazione di genere passi spesso proprio dal linguaggio. Ingresso € 10,00.

Spazio alla musica mercoledì 19 luglio, con inizio alle ore 21:15, con “Improvviso” presentato da Francesco Giustini (tromba, flicorno, effetti) e Santiago Fernandez (pianoforte), un duo che fonda tutto sulla creazione estemporanea e l’interplay, con un repertorio che mescola jazz e canzone d’autore. Sonorità eteree, mediterranee e senza tempo, in una performance piena di sorprese, questo è “Improvviso”. Nella seconda parte del concerto verranno sonorizzate dal vivo le foto di Gianni Vasca, fotografo, intellettuale e appassionato di musica che ha saputo ritrarre con uno sguardo personale e fuori dagli schemi Arezzo, l’Italia e l’Europa degli anni ‘70. Ingresso € 8,00.

Martedì 25 luglio, alle ore 21:15, Officine della Cultura presenterà il concerto “Klezmer!” con Enrico Fink e I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Enrico Fink (flauto e voce), Mariel Tahiraj (violino), Gianni Micheli (clarinetto basso), Massimo Ferri (chitarra e bouzouki) e Luca Roccia Baldini (basso), porteranno il pubblico di Smart in un viaggio nel repertorio tradizionale popolare degli ebrei d'Est Europa, seguendo fonti storiche scritte e le tracce di musicisti che hanno lasciato registrazioni nei primi anni del '900, ma anche del movimento di “klezmer revival” cresciuto nell'America dagli anni '70 in poi. Danze, arie e incursioni nel mondo della canzone yiddish per raccontare un mondo legato alla memoria dei secoli scorsi, ma che ha trovato inaspettate nuove forme e vitalità nella comunità musicale del ventunesimo secolo. Ingresso € 8,00.

Mercoledì 26 luglio, con inizio alle ore 21:15, Francesco Ponticelli (contrabbasso) e Francesco Fratini (tromba), due straordinari talenti del jazz italiano, guideranno il pubblico in un’esperienza sonora unica, attraverso un repertorio eclettico che spazia dai classici standard di Duke Ellington, Cole Porter e Thelonious Monk, a brani contemporanei di Björk e Flying Lotus. Un intreccio affascinante tra tradizione e sperimentazione, dal titolo “Brass & Bass Odyssey”, che sarà enfatizzato da composizioni originali dei musicisti. Ingresso € 8,00.

Mercoledì 2 agosto, con inizio alle ore 21:15, Smart ospiterà con Officine della Cultura, Woodworm e Magellano Concerti il ritorno ad Arezzo del cantautore Paolo Benvegnù con il tour “Live estate 2023”. Dopo il successo delle due date di presentazione a Roma e Milano (sold-out) e il plauso della critica per il suo EP “Solo Fiori” (Woodworm), in questo nuovo tour Benvegnù presenta live i brani del suo nuovo lavoro discografico e quelli che hanno segnato la sua ormai trentennale carriera, accompagnato dai suoi fidati musicisti Luca Baldini, Daniele Berioli, Gabriele Berioli, Tazio Aprile e Saverio Zacchei. Ingresso € 10,00.

Sabato 5 agosto, con inizio alle ore 21:15, ultimo appuntamento in musica con il concerto dell’ensemble “Matteo Addabbo Organ Trio” formato da Matteo Addabbo (organo hammond), Andrea Mucciarelli (chitarra) e Simone Brilli (batteria). Prendendo come riferimento grandi personalità dell’organo hammond, quali Jimmy Smith, Jack McDuff e Larry Young, nella sua ricerca sonora il trio si esprime con una nuova freschezza compositiva, grazie alle influenze più contemporanee di Larry Goldings e della musica mediterranea. Il trio presenta il suo ultimo lavoro discografico “L’asilo che vola”, edito da Dodicilune Records, grazie a brani originali riconducibili agli stili del jazz più attuale. Ingresso € 8,00.

Chiusura del festival ancora con il teatro, mercoledì 9 agosto con inizio alle ore 21:15, con lo spettacolo “Un autunno d’agosto. Una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura” tratto dall’omonimo libro di Agnese Pini, edizioni Chiarelettere, con Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda e con la musica dal vivo di Santiago Fernandez. Una produzione Bottega Instabile in collaborazione con Officine della Cultura. Estate 1944: lungo la Linea gotica si consumano eccidi per mano dei nazifascisti. “Un autunno d’agosto” racconta di San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, dove vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini. Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda ci portano dentro la storia che già Agnese Pini nella sua opera prima tratteggia con grande maestria, le danno corpo, voce e... musica, grazie alle atmosfere create dal vivo da Santiago Fernandez. Ingresso € 8,00.

È previsto un abbonamento per i 7 spettacoli a € 35,00. Info e prevendite ad Arezzo: Officine della Cultura, via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 - 338 8431111 - biglietteria@officinedellacultura.org – Cinema Eden, via Guadagnoli 2, in orario di apertura. Prevendita on line presso www.ticketone.it. Ulteriori informazioni: www.arezzosmartfestival.com – www.officinedellacultura.org.

Smart è un progetto di Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Associazione Jazz On The Corner con il sostegno di Regione Toscana e Studio Dentistico Associato Dott. Turchetti, Volpi, Favi nell’ambito del Colline Etrusche Festival. Direzione artistica Luca “Roccia” Baldini. Direzione generale Massimo Ferri. Direzione organizzativa Stefania Sandroni. Organizzazione Mariel Tahiraj, Sabina Karimova, Michele Squillace. Segreteria Stefano Baldini, Alba Cacchiani. Ufficio stampa Gianni Micheli. Visual Chiara Bigiarini. Amministrazione Rossana Zurli. Direzione tecnica GP Service.

Dal 14 Luglio al 09 Agosto 2023

ATTRARRE, TRATTENERE E SVILUPPARE IL PERSONALE IN AZIENDA

Gli Industriali della Valdichiana ne discutono presso l’azienda Cassioli il prossimo 4 luglio.

Come attrarre, trattenere e sviluppare talenti, sarà questo il tema dell’evento organizzato dal Gruppo Imprenditori Valdichiana di Confindustria Toscana Sud per il prossimo 4 luglio alle ore 17 presso Cassioli Group (Torrita di Siena, località Guardavalle, 63). Una discussione tra imprenditori/manager interessati a migliorare l’attrattività delle imprese e la capacità di trattenere i collaboratori in un contesto che beneficia dello scambio di esperienze concrete tra colleghi, oltre che dell’intervento di esperti. All’incontro infatti parteciperà, in qualità di relatore, Pietro Catania, imprenditore, consulente e investitore italiano che, dopo una brillante carriera nel mondo della comunicazione, da vent’anni si occupa di sviluppo delle organizzazioni, innovazione, cambiamento, integrazione, leadership, partecipazione, appartenenza e processi manageriali. Nel luglio del 2020 ha fondato una casa editrice per favorire l’accesso al lettorato italiano ad autori innovativi del panorama internazionale della letteratura manageriale. Lauree in filosofia e scienze e tecniche psicologiche preso Unicat Milano, MBA in Bocconi, Master of Science in Management a Stanford, studi di perfezionamento ad Harvard, Oxford, Columbia ed Insead. Catania coinvolgerà i partecipanti con una metodologia che utilizza una marcata interattività. “In tutti gli incontri fatti con i colleghi imprenditori della Valdichiana negli ultimi mesi, è emerso in modo chiaro che molte delle prossime sfide nel mondo del lavoro si giocheranno sulla valorizzazione del capitale umano – dice Giovanni Tiezzi, Presidente del Gruppo Imprenditori Valdichiana - questo incontro vuole dare una prima risposta all’esigenza di capire meglio gli aspetti più importanti legati alla gestione delle persone, competenza che diviene pertanto fondamentale padroneggiare per tutti gli imprenditori ed i manager”.

Per informazioni:
Luisa Angioloni Tel. 057539941 Mob. 3393067324 E-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it

La musica del mese di giugno!

A proposito di concerti ci siamo lasciati con un evento rimandato per pioggia.

Finalmente ci siamo: mercoledì 14 giugno ti aspettiamo al concerto dell'Orchestra Multietnica di Arezzo ad Arezzo presso il Giardino dell'incontro e delle idee del Liceo Piero della Francesca in Via XXV Aprile 86.

Il concerto avrà inizio alle ore 20:30 e, spargi la voce: l'ingresso è gratuito.

Il mare che muove le cose vince Officine Social Movie

Ultimi premi assegnati per il fortunato festival internazionale aretino che ha guardato al futuro parlando di “libertà” «Massimì… come stai?» chede Marì. «Meglio» risponde Massimì dopo pochi attimi di pausa.

La quarta edizione di Officine Social Movie si è chiusa ieri sera al Cinema Eden di Arezzo con le parole del cortometraggio “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, vincitore del Premio Miglior Cortometraggio, e non potevano esserci parole più giuste per questa edizione. Perché vi sono temi necessari, di cui parlare insieme, che ci riguardano tutti, che prendono in esame diritti e doveri, che tengono vivo il dibattito sul futuro delle nuove generazioni e già parlarne fa stare meglio. Perché “meglio” non vuol dire “bene” ma lascia intendere che qualcosa è successo, qualcosa è cambiato: un punto di vista, a volte obsoleto, si è mosso in cerca di nuova luce. Perché la discussione sulla “libertà”, tema dell’edizione 2023 del festival, è di per sé un mare che muove le cose, i pensieri, le relazioni.

Con gli ultimi premi assegnati e l’umorismo impegnato di Teresa Cinque con il racconto di “Amorologia”, l’edizione 2023 del festival di cortometraggi che vede Arezzo protagonista del racconto internazionale nella ricerca e nella promozione di una società multiculturale coesa nella trasmissione dei valori di solidarietà, accoglienza, integrazione e impegno civile, va dunque in archivio con il sorriso di un gruppo di lavoro intergenerazionale affiatato, composto dallo staff di Officine della Cultura, dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e dei tanti studenti del Liceo Artistico di Arezzo partecipanti al progetto. Ultimi premi assegnati, insieme a quello per il Miglior Cortometraggio, sono stati: il Premio Giuria Popolare al corto “Interno 116” di Cristiano Gazzarrini e la Menzione per la Miglior Regia assegnata ex aequo a “The World of Men You’d Never Meet” di Alisa Khairetdinova e “In quanto a noi” di Simone Massi.

Officine Social Movie chiude il sipario ma non abbassa l’attenzione sui temi del festival e sarà già al lavoro per l’edizione 2024 non appena sarà passata l’estate. Nel frattempo ringrazia di cuore gli ospiti dell’attuale edizione, presenti dal vivo e in streaming, che hanno permesso di dare vita ad un racconto intercontinentale di straordinario valore che certo non si è concluso con lo spegnersi del grande schermo. In particolare si ringraziano: Giulia Giapponesi, Roberto Del Gamba, ANPI Arezzo, Elisa Pederzoli, Loretta Gianni, Associazione Pronto Donna – Centro anti violenza di Arezzo, Associazione ACB Social Inclusion, Nadaye Iran, Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae, Associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno, Dueditanelcuore, Teresa Cinque, Collettivo femminista Vazine. L’appuntamento per tutti è al 2024!

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

l cinema libero dei cortometraggi chiude Officine Social Movie

Ultima serata al Cinema Eden di Arezzo della quarta edizione del festival con ospite la scrittrice Teresa Cinque e il collettivo Vazine

Riflettori accesi su Officine Social Movie presso il Cinema Eden di Arezzo che chiuderà questa stasera, mercoledì 31 maggio, i suoi quattro giorni d’incontri proclamando gli ultimi attesi vincitori: Menzione Giuria Popolare, Menzione Migliore Regia e Premio Officine Social Movie 2023 al Miglior Cortometraggio. L’appuntamento conclusivo di questa quarta edizione di un festival dal carattere internazionale avrà inizio sempre alle ore 18:00 con la presentazione del volume “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” (TEA) e la presenza in sala dell’autrice Teresa Cinque, pseudonimo di Elisa Giannini, insieme al collettivo femminista Vazine. Alle ore 20:45 prenderà avvio la serata finale con la visione degli ultimi cortometraggi e le premiazioni, un momento prezioso per sviluppare un dialogo reale tra artisti e pubblico, tra continenti e culture, sfidando la gravità della materia grazie al valore delle storie, delle idee e di un pizzico di necessaria tecnologia. L’ingresso ad entrambi gli appuntamenti è libero.

Ieri sera, nella cornice di un incontro intergenerazionale con la writer Dueditanelcuore (Denise D’Angelilli) parlando di femminismo ma non solo, sono stati intanto assegnati ulteriori premi e menzioni: Premio Miglior Colonna Sonora assegnato dall’Orchestra Multietnica di Arezzo a Mayukh Moinak per “The silent echo” di Summan Sen; Miglior Fotografia a “Sauerdogs” di Guillermo De Oliveira; Miglior Interprete a Forough Qajabegli per “3,400 Kg” di Atefeh Nafari e Samira Mokhtari; Premio Linguaggio Giovanile assegnato dagli studenti del Liceo Artistico di Arezzo a “Tria” di Giulia Grandinetti. Tanti dunque gli spunti di riflessione, dall’India di terra e neve di “The silent echo” all’umanità ridotta alla scelta estrema della Spagna di “Sauerdogs”, dall’Iran di “3,400 Kg”, con le contraddizioni nel diritto alla cura che appartengono alla società contemporanea, all’Italia distopica di “Tria” che accende la platea di domande con la sua questione chiave: il tradimento. Ponendo sempre in primo piano il valore “cinematografico” del cortometraggio, curato in ogni aspetto della produzione, straordinaria scuola di un mestiere legato profondamente ai bisogni dell’umanità.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

31 Maggio 2023

Il raglio dell’asino porta il sorriso a Officine Social Movie

Con la prima serata del festival di cortometraggi assegnati anche i primi riconoscimenti legati ai premi Libertà di Gusto, Autismo Arezzo e Unicoop Firenze.

Prendersi due ore di tempo con le storie più belle, le scelte più coraggiose, l’amicizia e il sorriso. Non è facile ma non è impossibile, soprattutto nei giorni di Officine Social Movie, con il Cinema Eden di Arezzo animato dall’energia di cortometraggi invisibili al grande pubblico ma capaci di raccontare le tante risorse di un’umanità che non teme di credere in se stessa, con i più giovani tra i protagonisti.

Nell’attesa delle ultime due serate del festival di martedì 30 e mercoledì 31 maggio – con appuntamenti alle ore 18:00 e alle ore 20:45 sempre ad ingresso gratuito – ieri sono stati proiettati in sala i primi cortometraggi vincitori alla presenza dei premiati, chi in platea chi in streaming: Sivia Nobili per “Con i miei occhi” (Premio Libertà di Gusto – Prodigio Divino); Alexandru George Kardos per “The Social Cafè” ex aequo con Diego Parbuono per “Il raglio dell’asino” (Premio Associazione Autismo Arezzo); Navid Nikkhah Azad per “The Recess” (Premio “Libertà” Unicoop Firenze Sez. Soci Arezzo). Un grande entusiasmo ha attraversato dunque Arezzo passando da Città della Pieve alla Romania all’Iran. Un viaggio inaspettato che ha emozionato il pubblico grazie alla presenza in sala dei protagonisti de “Il raglio dell’asino”, membri dell’Associazione Laboratorio Terrarte di Città della Pieve, portatori di una contagiosa voglia di creare, raccontare e raccontarsi, e a quella della giornalista Elisa Pederzoli coautrice del libro “Saman. Vita e morte di una ragazza italiana”, presentato nel pomeriggio.

Officine Social Movie proseguirà stasera, martedì 30 maggio alle ore 18:00, con l’incontro dal titolo “Femminismo per le nuove generazioni” e la presenza in sala di Denise D’Angelilli – Dueditanelcuore insieme alla partecipazione del Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae e dell’Associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno di Arezzo. Dalle ore 20:45 proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Premio Miglior Colonna Sonora – Orchestra Multietnica di Arezzo, Menzione Miglior Fotografia, Menzione Miglior Interprete, Premio Linguaggio Giovanile – Liceo Artistico di Arezzo. Mercoledì 31 maggio sarà ancora una pubblicazione ad aprire il festival alle ore 18:00: “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” (TEA) con la presenza in sala dell’autrice Teresa Cinque, pseudonimo di Elisa Giannini, insieme al collettivo femminista Vazine. Dalle ore 20:45 proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Menzione Giuria Popolare, Menzione Migliore Regia e Premio Officine Social Movie 2023 al Miglior Cortometraggio.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

I tre giorni di Officine Social Movie nel segno della libertà

Tra i protagonisti del festival di cortometraggi al Cinema Eden di Arezzo, dal 29 al 31 maggio, anche Elisa Pederzoli, Dueditanelcuore e Teresa Cinque

Da lunedì 29 a mercoledì 31 maggio torna ad Arezzo il festival di cortometraggi Officine Social Movie con il cinema protagonista ai fini del dialogo intorno alla riflessione sulle questioni sociali e la trasmissione dei valori di solidarietà, accoglienza, integrazione e impegno civile. Il festival, curato da Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura in sinergia con un nutrito gruppo di studenti del Liceo Artistico di Arezzo, si svolgerà al Cinema Eden con doppio appuntamento alle ore 18:00 e alle ore 20:45 sempre ad ingresso gratuito. Le tre giornate seguiranno il filo conduttore della “libertà”, tema scelto dagli studenti del Liceo Artistico partecipanti al progetto della IV edizione del festival, narrata nell’ampio ventaglio dei suoi molteplici punti di vista: individuale, politico, sociale e filosofico.

Lunedì 29 maggio, alle ore 18:00, il festival ospiterà la giornalista Elisa Pederzoli autrice del libro, a due mani con Jacopo Della Porta: “Saman. Vita e morte di una ragazza italiana” (Compagnia Editoriale Aliberti). L’incontro vedrà partecipe anche Loretta Gianni, Presidente dell’Associazione Pronto Donna – Centro antiviolenza di Arezzo e Tito Anisuzzaman, Presidente di ACB Social Inclusion. Il festival proseguirà dalle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Premio Associazione Autismo Arezzo, Premio Libertà di Gusto – Prodigio Divino e Premio Libertà – Unicoop Firenze Sezione Soci Arezzo. Nell’ambito della serata, che vedrà anche testimonianze di Nedaye Iran, Elisa Pedersoli, Loretta Gianni e Tito Anisuzzaman, sarà inoltre proiettato il videoclip “Baraye” di Shervin Hajipour nell’originale arrangiamento nato dalla collaborazione tra l’Orchestra Multietnica di Arezzo e il cantautore aretino Matteo Croce, in una produzione Officine della Cultura e RadioFly.

Martedì 30 maggio l’appuntamento delle ore 18:00, dal titolo “Femminismo per le nuove generazioni”, vedrà protagonista dell’incontro Denise D’Angelilli – Dueditanelcuore, writer, storyteller, content creator, social media manager, social network addicted con un sogno nel cassetto: diventare una giornalista musicale. Dueditanelcuore parla “di femminismo ed emancipazione, cercando di abbattere i tabù sulla salute mentale, sul body shaming e sullo slut shaming, il tutto colorito con il suo tipico ingrediente, la romanità” (DonnaPop). L’incontro sarà arricchito dalla partecipazione del Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae, una realtà in continua evoluzione con il comune obiettivo di “cambiare le cose”, e dell’Associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno di Arezzo. Il festival proseguirà alle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Premio Miglior Colonna Sonora – Orchestra Multietnica di Arezzo, Menzione Miglior Fotografia, Menzione Miglior Interprete, Premio Linguaggio Giovanile – Liceo Artistico di Arezzo.

Mercoledì 31 maggio sarà ancora una pubblicazione ad aprire il festival alle ore 18:00: “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” (TEA) con la presenza in sala dell’autrice Teresa Cinque, pseudonimo di Elisa Giannini, scrittrice, monologhista, ricercatrice sentimentale e “attivista sotto copertura” per i temi dell’amore e delle relazioni e per parlare di femminismo. “Amorologia” è il suo primo libro ma la possiamo leggere anche sulle “Male Dette Parole”, rubrica de “La 27ma ora” del Corriere della Sera. In sala sarà presente anche il collettivo femminista Vazine, una fanzine creata da un collettivo femminista costituito da donne nato per riflettere, discutere e condividere tra loro pensieri e inquietudini attivo in tutta la Toscana e altre regioni del Centro Italia. Il festival proseguirà alle ore 20:45 con la proiezione e premiazione dei corti finalisti delle seguenti categorie: Menzione Giuria Popolare, Menzione Migliore Regia e Premio Officine Social Movie 2023 al Miglior Cortometraggio.

Si ricorda, per tutti gli interessati, la possibilità di partecipare al Premio Giuria Popolare votando il corto preferito dal 23 al 27 maggio sul sito www.officinesocialmovie.com (necessaria l’iscrizione gratuita) e dal 28 al 31 maggio presso il Cinema Eden dalle ore 18:00.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Autismo Arezzo. Con il contributo di Comune di Arezzo – Assessorato allo Sport Politiche Giovanili, Otto per Mille Valdese, Prodigio Divino, Unicoop Firenze. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. I premi di Officine Social Movie sono realizzati da dB production. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

Dal 29 Maggio al 31 Maggio 2023

Giulia Giapponesi e Bella Ciao per l’inaugurazione di Officine Social Movie

Al via la quarta edizione del festival di cortometraggi a cura di Officine della Cultura e Orchestra Multietnica di Arezzo con il docufilm che racconta la storia di una canzone considerata Patrimonio dell’Umanità

Quasi 100 anni e non dimostrarli. La canzone “Bella ciao – Per la libertà”, con il docufilm della regista Giulia Giapponesi uscito nel 2022, sarà il protagonista della serata d’anteprima del festival Officine Social Movie in programma domenica 28 maggio con inizio alle ore 20:45, ad ingresso libero, presso il Cinema Eden di Arezzo.

La proiezione del film, omaggio ad una canzone considerata Patrimonio dell’Umanità nella lotta per la libertà e che da inno dei partigiani è diventata una canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, oltre ad essere una vera hit-internazionale, colonna sonora della serie spagnola cult “La Casa di Carta”, sarà accompagnata in sala dal racconto della regista Giulia Giapponesi e dei tanti incontri che formano la composizione del documentario tra i quali storici, musicisti e autori tra i quali Vinicio Capossela e Moni Ovadia.

Di Giulia Giapponesi, montatrice, sceneggiatrice e regista, si segnalano nel 2006 la realizzazione di un documentario sulla dipendenza da colla nei bambini di strada in Ecuador per la raccolta fondi di un centro di recupero, ad oggi attivo; nel 2009 un premio dalla Cineteca di Bologna per il miglior spot sulla violenza contro le donne; nel 2019 la direzione del cortometraggio "Il Fagotto" con il quale raggiunge la rosa dei finalisti del festival Officine Social Movie. La serata sarà arricchita dalla partecipazione di Roberto Del Gamba, Presidente della sezione Arezzo dell’ANPI.

Si ricorda la possibilità per tutti gli interessati di partecipare al Premio Giuria Popolare votando il corto preferito dal 23 al 27 maggio sul sito www.officinesocialmovie.com (necessaria l’iscrizione gratuita) e dal 28 al 31 maggio presso il Cinema Eden dalle ore 18:00.

In attesa dei tre giorni del festival, da lunedì 28 a mercoledì 31 maggio con incontri, ospiti e proiezioni dalle ore 18:00 in poi sempre al Cinema Eden di Arezzo e sempre ad ingresso gratuito, si segnalano i finalisti ai diversi premi e menzioni: Finalisti Premio Miglior Cortometraggio: “Joey” di William Ash e Andrew Knott (Gran Bretagna), “Extra Large” di Marina Ziolkowski (Francia), “Tria” di Giulia Grandinetti (Italia), “Pietre sommerse” di Jordi Penner (Italia), “La Der Des Der” di Patrice Guillain (Francia), “Interno 116” di Cristiano Gazzarrini (Italia), “Middle Eastern Stories: Father” di Reza Daghagh (Iran), “The Sea that Moves Things” di Lorenzo Marinelli (Italia), “Corruption on Earth” di Omid Mirnour (Germania); finalisti Premio Miglior Regia: “From Our Side” di Simone Massi (Italia), “Applause” di Ivan Zabazhanov (Federazione Russa), “The World of Men You’d Never Meet” di Alisa Khairetdinova (Federazione Russa); Finalisti Menzione Miglior Interprete: Giorgio Colangeli per “Cuore” di Pierpaolo De Mejo (Italia), Amineh Arani per “Silence Again” di Mohammad K Alavi (Iran), Silvia D’Amico e Antonio Catania per “Tracce perdute” di Gianluca Gloria (Italia), Forough Qajabegli per “3.400 Kg” di Atefeh Nafari e Samira Mokhtari (Iran); finalisti Menzione Miglior Fotografia: “Sauerdogs” di Guillermo De Oliveira (Spagna), “The Silent Echo” di Suman Sen (India), “Time to Lose” di Mohammadreza Beheshti (Iran); finalisti Premio Autismo Arezzo: “Libero – The Rhythm of My Life” di Maurizio Rigatti (Italia), “Il raglio dell’asino” di Diego Parbuono (Italia), “I am very special being” di Marcus Mandal (Danimarca), “The Social Cafè” di Alexandru George Kardos (Romania), “The Stupid boy” di Phil Dunn (Gran Bretagna); finalisti Premio Libertà di gusto: “Massimo” di Matteo Bianchi (Italia), “Con i miei occhi” di Silvia Nobili (Italia), “Thodi si Khushi” di Ashish Madurwar (India), “This is You” di Marco De Luca (Italia); finalisti Premio Linguaggio Giovanile: “The Sea that Moves Things” di Lorenzo Marinelli (Italia), “Tria” di Giulia Grandinetti (Italia), “Torto marcio” di Prospero Pensa (Italia), “One free Murder” di Ares Ceylan (Germania), “Lo stretto indispensabile” di Sergio Visinoni (Italia), “Bulimia di Followers” di Giacomo Scocco (Italia); finalisti Premio Miglior Colonna Sonora: Julie Roué per “Extra Large” di Marina Ziolkowski (Francia), Mayukh Moinak per “The Silent Echo” di Suman Sen (India), Lucio Matricardi per “La manna dal cielo” (Italia).

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Prodigio Divino, Unicoop Firenze, Autismo Arezzo, Comune di Arezzo, Otto per Mille Valdese. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

Il festival Officine Social Movie torna in città

Da domenica 28 a mercoledì 31 maggio torna il festival di cortometraggi al Cinema Eden di Arezzo all’insegna della parola libertà

Officine Social Movie torna in città. La quarta edizione del festival di cortometraggi dedicato alle tematiche del sociale e dell’impegno civile e alla diffusione di contenuti che promuovano i valori della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione sociale, della diversità culturale e dei diritti è stato presentato questa mattina al Cinema Eden di Arezzo, rinnovando il suo impegno per la costruzione di una società che non si volta indietro, che non cerca scuse. Al fianco del festival, insieme agli organizzatori Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura, spicca l’energia degli studenti del Liceo Artistico di Arezzo, coinvolti in tutte le fasi del progetto che vedrà, da domenica 28 a mercoledì 31 maggio, presentare alla città i finalisti del concorso di cortometraggi. Insieme agli studenti il prezioso sostegno del Cesvot, con la presenza in conferenza del Presidente della delegazione di Arezzo Leonardo Rossi e la collaborazione di Unicoop Firenze, Poti Pictures e dell’Associazione Autismo Arezzo.

Luca Roccia Baldini, Presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, ha così presentato il tema del festival: «Nei giorni di Officine Social Movie parleremo di “libertà”, una parola da trattare con delicatezza nelle sue tante declinazioni, una parola chiave che coinvolge le culture, le tradizioni, le generazioni, le geografie del nostro mondo interconnesso come è possibile leggere dai tanti cortometraggi iscritti al concorso. Un tema che è stato scelto dagli studenti del Liceo - che ringrazio ancora una volta per l’impegno e la forza che portano in tutte le fasi del progetto - e di cui c’è bisogno di parlare, al di là di quanta “libertà” pensiamo di avere tra le mani».

Tanti dunque i cortometraggi che la giuria, presieduta dall’attrice Ottavia Piccolo, ha dovuto vagliare in cerca dei finalisti che saranno presentati alla città nei giorni del festival. Tante le provenienze - ben 120 nazioni di origine dei cortometraggi – con Italia, Iran, india e Stati Uniti ai primi posti. Segno di un festival che ha trovato un suo proprio spazio ed una precisa riconoscibilità internazionale.

«Crediamo in questa collaborazione e nei valori che veicola e siamo vicini a questi valori anche perché lo sono i nostri giovani con i loro talenti - racconta Agostino Fabbri, Vicepreside del Liceo Artistico di Arezzo -. Sono talenti che nel festival trovano un'occasione reale di manifestazione e che fanno bene alle associazioni e al territorio in generale. Apprezziamo in quest'occasione proprio il confronto non con una simulazione ma con un'iniziativa concreta e con un prodotto artistico e sociale di livello internazionale. Ringrazio anche i docenti e la loro dedizione. Senza questa non sarebbe possibile alcun coinvolgimento».

Leonardo Rossi, Presidente Delegazione Cesvot di Arezzo, ha ricordato le tante motivazioni nell’impegno a fianco del festival: «Il Cesvot è onorato di aver dato il proprio contributo, non per la prima volta, al festival di cortometraggi Officine Social Movie. L’evento corrisponde pienamente alle intenzioni e ai fini che il Cesvot voleva promuovere con il bando “Siete Presente”. E ciò sia dal punto di vista formale che sostanziale. Formale perché il coinvolgimento dei giovani in un evento che coniuga una serie di valori cari al Cesvot (solidarietà, accoglienza, inclusione sociale, diversità culturale, diritti) è qui totale ed assoluto, sia dal punto di vista della creazione ideale dell’evento sia da quello della sua attuazione concreta. Sostanziale perché i valori prima detti vengono declinati in modo originale e innovativo intorno al nucleo centrale della “libertà”, parola spesso abusata ma poco praticata».

Ha partecipato alla conferenza anche Federico Scapecchi, Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Arezzo, tra i sostenitori economici del progetto: «Quando una città si apre alle forme d’arte è sempre una conquista, non solo di carattere estetico ma in senso più ampio. Siamo peraltro abituati a considerare Arezzo per il suo determinato impianto architettonico, per i suoi tesori pittorici, come città della musica. Meno evocativo è il cinema. Ed è un peccato: è quasi inutile ricordare che strade e piazze si sono trasformate in set per scene da Oscar. Che esiste una realtà come la Poti Pictures. Che ci troviamo a presentare questa iniziativa in una multisala d’essai che è un fiore all’occhiello. Officine Social Movie conferma innanzitutto che cinema e giovani vanno bene a braccetto, seguendo a ruota la stupenda avventura di Rumors, la prima serie partecipata, realizzata interamente ad Arezzo da aretini grazie a Farrago, al Comune e a tante altre associazioni giovanili. Rumors, oltre che un bel prodotto, è diventata una scuola cinematografica, articolata in tutte le sfaccettature che rendono unica la ‘settima arte’, dal trucco al montaggio, dalla regia alla sceneggiatura, dai costumi alla recitazione. Questa premessa permette di dire che Officine Social Movie costituisce un ulteriore prezioso tassello che dà di Arezzo un’immagine più eclettica e poliedrica, legata anche al cinema. E quando la cultura s’implementa, a beneficiarne è la libertà».

Daniela Ceccarelli, Presidente Sezione soci Coop Arezzo, una delle voci del festival con un premio speciale, ha ribadito il valore dei temi in gioco: «Ancora una volta, abbiamo aderito con entusiasmo al Festival Officine Social Movie, molto motivati e felici di poter dare il nostro contributo a un programma di eventi che mette al centro i più giovani, creando occasioni di incontro e di riflessione comune su temi fondamentali del nostro vivere civile. È una iniziativa ricca di qualità che risponde bene al nostro impegno per diffondere valori quali l’accoglienza, la solidarietà, la cooperazione per una società più equa e giusta».

L’edizione 2023 di Officine Social Movie si aprirà domenica 28 maggio, alle ore 20:45, con una serata d’eccezione a ingresso gratuito: la proiezione del docufilm “Bella ciao. Per la libertà” della regista Giulia Giapponesi – una tra i finalisti delle edizioni passate di Officine Social Movie - che sarà presente in sala. Un film che omaggia una canzone considerata Patrimonio dell’Umanità nella lotta per la libertà e che da inno dei partigiani è diventata una canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, oltre ad essere una vera hit-internazionale, colonna sonora della serie spagnola cult “La Casa di Carta”, conosciuta anche dai giovanissimi. Un lungo cammino, arricchito da interventi di storici, musicisti e autori tra i quali Vinicio Capossela e Moni Ovadia, del quale sarà una grande occasione parlare insieme a Giulia Giapponesi e Roberto Del Gamba Presidente della sezione Arezzo dell’ANPI.

Da lunedì 29 a mercoledì 31 maggio il festival proseguirà con le presentazioni dei tanti cortometraggi finalisti e dei loro protagonisti, ospiti del festival e con l’assegnazione dei premi Associazione Autismo, Libertà di Gusto – Prodigio Divino e Premio Libertà – Unicoop Firenze Sezione Soci Arezzo (lunedì 29); premio Miglior Colonna Sonora – Orchestra Multietnica di Arezzo e menzione Miglior Fotografia e Miglior Interprete (martedì 30); menzione Miglior Corto decretato dalla Giuria Popolare, assegnato dalle persone che visualizzeranno i corti selezionati nell’ambito del festival, menzione Miglior Regia e premio Officine Social Movie 2023 al miglior cortometraggio (mercoledì 31). Si ricorda che l’ingresso alle tre serate, con un doppio appuntamento alle ore 18:00 e alle ore 20:45, è gratuito nella volontà degli organizzatori di dare voce a giovani registi e videomaker emergenti e indipendenti e di essere una vetrina in città dedicata alla proiezione di titoli (film, docu-film, animazione…) reperibili attraverso canali di distribuzione cinematografica anche alternativi creando l’occasione per un confronto autentico con i loro autori e protagonisti. Come per il prossimo incontro che coinvolgerà gli studenti del Liceo partecipanti al festival, sui temi del festival e della scrittura cinematografica contemporanea, con lo story editor Marco Compiani e la regista Ilaria Congiu. Per questa ragione, dalle ore 18 delle giornate del festival, sarà possibile visionare i corti finalisti in sala in tutta comodità.

Non saranno comunque solo i cortometraggi ad essere i protagonisti del festival. Da lunedì 29 a mercoledì 31, sempre con inizio alle ore 18:00, l’indagine sui tanti temi proposti da Officine Social Movie passerà dalla ricerca, dall’analisi, dalla divulgazione, dall’editoria. In particolare lunedì 29 maggio il festival ospiterà la giornalista Elisa Pederzoli autrice del libro, a due mani con Jacopo Della Porta: “Saman. Vita e morte di una ragazza italiana” (Compagnia editoriale Aliberti). L’incontro vedrà partecipe anche l’associazione Pronto Donna – Centro anti violenza e l’ACB Social Inclusion. Martedì 30 presente in sala sarà Dueditanelcuore con la partecipazione dell’associazione LGBTI+ Chimera Arcobaleno e il Collettivo Femminista Intersezionale Transincludente Collettivae. Mercoledì 31 l’apertura delle festival delle ore 18:00 si svolgerà con la presentazione del libro “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” (TEA) della scrittrice e attrice Teresa Cinque, pseudonimo di Elisa Giannini, presente in sala anche il collettivo femminista Vazine. Oltre alla presenza del tardo pomeriggio gli ospiti saranno in sala anche per le tante proiezioni che animeranno le sere del festival per dare vita ad un prezioso dialogo con il pubblico cui si aggiungerà, nella sera di lunedì 29, la proiezione del videoclip “Baraye” di Shervin Hajipour nell’originale arrangiamento nato dalla collaborazione tra l’Orchestra Multietnica di Arezzo e il cantautore aretino Matteo Croce, in una produzione Officine della Cultura e RadioFly.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com. Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Prodigio Divino, Unicoop Firenze, Autismo Arezzo, Comune di Arezzo, Otto per Mille Valdese. Media partner Teletruria. Si ringrazia per gli incontri delle ore 18 La Feltrinelli Point di Arezzo. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

Dal 28 Maggio al 03 Giugno 2023

ACQUA: LA NUOVA RICCHEZZA. LE DIGHE E GLI INVASI DEL TERRITORIO

Il paradosso è che l’Italia, pur essendo un Paese ricco d’acqua, non riesce a tesaurizzare la ricchezza di cui dispone per la mancanza di un adeguato sistema di dighe ed invasi, atto a conservare questa preziosa risorsa. Fenomeno particolarmente evidente proprio in questo periodo, quando dopo un 2022 ed un inverno 2023 estremamente secchi sta seguendo un periodo di abbondanti piogge e ricchezza d’acqua, che sarebbe utile poter stoccare in vista della prossima stagione secca.

Di questo ed altro si parlerà nel corso dell’evento “ACQUA: LA NUOVA RICCHEZZA. LE DIGHE E GLI INVASI DEL TERRITORIO”, in programma per giovedì 25 maggio alle ore 17.30 presso la Delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud (Via Roma 2). A trattare il tema saranno l’Ing. Remo Chiarini (Coordinatore Generale di Chiarini Associati) che interverrà su “Grandi dighe nell’area Toscana Sud. Stato di fatto e prospettive” e l’Ing. Simone Viti (Presidente Ente Acque Umbro Toscane) che parlerà di “Sistema Montedoglio, un piano irriguo per l'Italia Centrale”. I lavori saranno moderati dall’Ing. Giovanni Cardinali (Consulente di riferimento di Confindustria Toscana Sud sul tema infrastrutture). “La siccità è un fenomeno che sta interessando a vari livelli tutto il mondo e che si sta sempre più aggravando anche a causa dei cambiamenti climatici e delle stagioni invernali prive di piogge e nevicate – dice Alessandro Tarquini (Responsabile della Delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud) - insieme all’Ing. Remo Chiarini e all’Ing. Simone Viti affronteremo il tema della scarsità della risorsa idrica e delle misure per contrastarla, attraverso un excursus storico che ci porterà ai nostri giorni e ai progetti per la realizzazione delle nuove opere di accumulo e adduzione che ci permetteranno di disporre dell’acqua quando e dove serve”. La partecipazione è aperta al pubblico previa iscrizione al seguente link . Grazie ad un accordo con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Arezzo, agli ingegneri partecipanti verranno riconosciuti 2 crediti formativi.

Arezzo 19 maggio 2023
Allegato: foto Alessandro Tarquini

Per informazioni:
Luisa Angioloni Tel. 057539941 Mob. 3393067324 E-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it

#KIDPASSDAYS

SCOPERTE AL MUSEO gli oggetti scientifici di Casa Bruschi

Prende vita il 13 e 14 maggio, in occasione della festa della mamma e in linea con il programma delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la nuova edizione di KID PASS DAYS 2023: il grande evento dedicato alle famiglie per scoprire il patrimonio culturale, storico, artistico e scientifico di tutta Italia. Una maratona di eventi in presenza organizzati in simultanea, in collaborazione con musei, spazi culturali, castelli, planetari, parchi archeologici e associazioni da nord a sud.
#KidPassDays sono le giornate delle famiglie, con lo scopo di diffondere l’accessibilità della cultura a misura di bambino.
I protagonisti della visita alla Casa Museo Bruschi saranno gli strumenti scientifici e gli utensili creati dal genio dell'uomo. I ragazzi scopriranno i segreti, la storia e i protagonisti di alcune delle più importanti scoperte scientifiche: dalla zangola, alla scolmavino da botte, dalla palmatoria alla sfera armillare e il cannocchiale galileiano... solo per citarne alcuni!

Il percorso è rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, si svolgerà sabato 13 e domenica 14 maggio alle ore 16.

Dal 13 Maggio al 14 Maggio 2023

Orchestra Multietnica di Arezzo in concerto per La Stagione delle Idee

Riparte dalla città la tournée di “Culture contro la paura” promossa dell’OMA in un evento gratuito aperto alla cittadinanza

Un concerto per nuove idee, la musica per un rinnovato dialogo tra le generazioni e le tante anime della città. Mercoledì 17 maggio, con inizio alle ore 20:30 ad ingresso gratuito, l’Orchestra Multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink, sarà la protagonista della terza edizione de “La stagione delle idee3” promossa da Convitto Nazionale e Licei Annessi Arezzo. Il concerto sarà ospitato presso “Il Giardino dell’Incontro e delle Idee”, lo spazio ricreativo-sportivo del Convitto Nazionale di Arezzo in Via XXV Aprile, 86. L’evento è realizzato in collaborazione con Officine della Cultura.

Riparte dunque dalla città, per una nuova tournée, il concerto “Culture contro la paura” dell’OMA con il suo carico di energia, la sua colorata vitalità, il desiderio di condurre il pubblico in un viaggio attorno al mondo e, insieme, nel cuore pulsante di ogni città contemporanea. Quel cuore fatto di incontri, di racconti, di scambi, di culture e canzoni in viaggio per scelta o per necessità, di strade in cui fermarsi per un’ora, un mese o una vita intera. Un concerto che è un invito alla conoscenza del vicino di casa e alla festa, al dialogo e alla scoperta di ciò che ci rende simili al di là di qualsiasi differenza. Un concerto che torna dal vivo dopo il recente incontro dell’OMA con il cantautore aretino Matteo Croce nell’arrangiamento multilingue del brano “Baraye” di Shervin Hajipour – ascoltabile su YouTube grazie alla collaborazione con Officine della Cultura e Radio Fly -, diventato l’inno delle proteste del popolo iraniano a seguito della morte della giovane Mahsa Amini.

Sul palco del Giardino dell’Incontro e delle Idee saliranno: Enrico Fink (direzione e flauto), Eli Belaj (voce), Paola Scoppa (voce), Leila Sampaoli (voce), Emad Shuman (voce), Stefano Albiani (cajon), Massimiliano Dragoni (salterio e percussioni), Giovanni Zito (tamburello), Alessandro Beoni (darbouka), Massimo Ferri (bouzouki e oud), Luca Baldini (basso), Alberto Patania (chitarra), Roberta Stancu (violino), Camillo Biagioli (violino), Mariel Tahiraj (violino), Saverio Zacchei (trombone), Elena Belardi (tromba), Leonardo Morella (tromba), Natalia Marcalain (clarinetto), Alessandra Andreani (clarinetto), Daniel Boeke (clarinetto), Gianni Micheli (clarinetto basso), Aurora Neri (oboe), Amani Rossi (flauto), Madoka Funatzo (fisarmonica), Irina Denissova (bajan). Tra i presenti anche il cantautore e polistrumentista Christopher Johnas, noto come Tofa Boy, tornato di recente da Zanzibar per una rinnovata collaborazione con l’Orchestra Multietnica di Arezzo.

In caso di maltempo il concerto si terrà giovedì 18 maggio. Qualora le condizioni meteo non lo permettano si invitano gli interessati a seguire le pagine social – Facebook e Instagram – dell’OMA per aggiornamenti dell’ultimo minuto. Ulteriori informazioni visitando le pagine: www.artearezzo.it e www.officinedellacultura.org.

17 Maggio 2023

L’Orchestra Multietnica di Arezzo e Matteo Croce cantano Baraye

La canzone di Shervin Hajipour, diventata l’inno delle proteste del popolo iraniano, arriva in video in un originale arrangiamento multilingue

Ha vinto ai recenti “Grammy Awards 2023” nell’esordio della categoria “Miglior canzone per il cambiamento sociale”. Ha raccolto oltre 40 milioni di visualizzazioni in soli due giorni dalla pubblicazione prima d’essere sottoposta a censura. È la storia, in breve, di una canzone, di una parola, “Baraye” in lingua farsi, “Per” in italiano, tradotta in canzone dal musicista iraniano Shervin Hajipour e diventata, in poche ore, nonostante la censura e l’arresto dello stesso Hajipour, l’inno delle proteste del popolo iraniano iniziate lo scorso settembre a seguito della morte della giovane Mahsa Amini.

Una versione multilingue della canzone del venticinquenne Hajipour, che ricordiamo nata dalla raccolta dei messaggi che iniziano con la parola “baraye” pubblicati dagli iraniani nel corso della protesta, sarà rilasciata online il prossimo 8 maggio alle ore 11 grazie alla collaborazione tra il cantautore Matteo Croce e l’Orchestra Multietnica di Arezzo. L’originale versione, arrangiata da Enrico Fink su testo tradotto in italiano dallo stesso Croce, sarà presentata in diretta dagli studi di Radio Fly, partner dell’iniziativa insieme a Officine della Cultura, per ribadire con forza il valore di alcuni, preziosi, “per” tra i quali “per le donne, per la vita, per la libertà”.

«“Baraye” è una canzone che dovremmo tutti far propria e che siamo lieti, come OMA, per quello che rappresenta il nostro cammino musicale e il nostro impegno etico e sociale, di poter suonare e cantare - queste le parole di Luca Roccia Baldini, Presidente dell’Orchestra Multietnica di Arezzo -. Per questo abbiamo aderito senza esitazione all’invito di Matteo Croce, di farne una canzone condivisa, con la sua sensibilità, con i nostri musicisti, con le loro lingue e culture, con la stessa imprescindibile esigenza di libertà, cercando di dare voce alle proteste in Iran ma di volgere lo sguardo anche in ogni altrove in cui la libertà è offesa».

Matteo Croce racconta così il suo incontro con “Baraye”: «Quando ho sentito per la prima volta la storia di questa canzone sono rimasto folgorato. Ci sono tantissime cose in ballo: un ragazzo mio coetaneo che si espone con coraggio in un sistema fortemente repressivo, una canzone che in poche ore diventa virale e si eleva a colonna sonora di una delle più grandi proteste della nostra epoca, il fatto che ancora oggi, tra milioni di innocue canzonette di plastica, la musica sia in grado di animare coscienze e turbare i pilastri del Potere, la solidarietà di artisti internazionali… poi, la solita, ormai consueta stizza nel rilevare quanta poca empatia ci sia in noi occidentali per eventi che si verificano a una certa distanza geografica e culturale dalla nostra bolla. In Iran sta davvero succedendo qualcosa di epocale. Quelle proteste non riguardano solo quel paese, possono essere un’ispirazione contro ogni regime dittatoriale e autoritario, contro ogni forma di segregazione di genere, di credo, di etnia. Il motto degli attivisti iraniani “Donne, Vita, Libertà” dovrebbe essere un mantra universale. C’è tutto, in quelle tre parole. Mi auguro che quest’iniziativa con l’OMA possa contribuire a dare risonanza a certe battaglie, almeno qui in Italia».

Passa da Arezzo il racconto del contemporaneo con Officine Social Movie

Ultimo mese di lavoro per la giuria del concorso di cortometraggi aretino in attesa del festival di fine maggio che si terrà al Cinema Eden Il racconto del contemporaneo passa da Arezzo e lo attraversa con immagini che tessono una quotidianità quanto mai complessa nelle sue tante sfaccettature culturali, sociali, religiose, generazionali, ambientali, architettoniche. Non è un modo di dire né di semplificare ma è quanto stanno vedendo negli ultimi mesi i giurati del festival e concorso di cortometraggi Officine Social Movie.

Lunedì 24 aprile 2023 si è chiusa la lunga parentesi per accreditare il proprio cortometraggio al concorso che, ricordiamo, è dedicato alle tematiche del sociale e dell’impegno civile e alla diffusione di contenuti che promuovano i valori della solidarietà, dell’accoglienza, dell’inclusione sociale, della diversità culturale e dei diritti. A pochi giorni dalla chiusura i giurati invitati a prendere parte al progetto dagli ideatori Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura, tra i quali gli studenti del Liceo Artistico di Arezzo, sono lieti di comunicare che la quarta edizione del concorso ha registrato una partecipazione eccezionale, oltre ogni aspettativa. 2760 sono i cortometraggi iscritti al concorso con una provenienza geografica quanto mai varia con l’Italia al primo posto per invii (396 video) seguita però a ruota da Iran (366), India (281), Stati Uniti (161). E poi ancora Brasile, Francia, Spagna, Turchia, Gran Bretagna, Russia, Germania, Argentina, Polonia, Canada, Messico, Cina per un totale di 120 nazioni di provenienza.

Un risultato eccezionale che, al di là della qualità dei filmati, mostra un pianeta in fermento sulle tematiche legate al festival, a qualsiasi latitudine. Esalta, davanti e dietro uno schermo, anche piccolo come quello di un telefono cellulare, la necessità della narrazione di storie a volte scomode, a volte senza lieto fine, incentrate sulle tante negazioni dei diritti, sulle convivenze difficili, su tradizioni obsolete e umilianti che solo uno strumento di comunicazione come il cortometraggio riesce oggi a narrare senza mediazioni e imposizioni da parte della grande distribuzione. Un risultato al di là delle aspettative che, pur mettendo a prova i giurati, darà certo modo al festival che si svolgerà ad Arezzo, presso il Cinema Eden dal 29 al 31 maggio con ingresso gratuito, di trasformarsi in una vetrina reale di un mondo in fermento.

Officine Social Movie è un progetto di Orchestra Multietnica di Arezzo e Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Liceo Artistico Coreutico Scientifico Quadriennale “Piero della Francesca” annesso al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Arezzo, Poti Pictures, Prodigio Divino, Unicoop Firenze, Autismo Arezzo, Comune di Arezzo, Otto per Mille Valdese. L’iniziativa è realizzata grazie al bando "Siete Presente. Con i giovani per ripartire - 2023", a valere sul progetto “Generazione Giovanisì", promosso dal Cesvot e finanziato da Regione Toscana - Giovanisì in accordo con la Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio civile universale, con il contributo della Fondazione CR Firenze.

Ulteriori informazioni: www.officinesocialmovie.com.

Il Re delle Indie, anteprima all’Eden del docufilm dedicato alla Giostra del Saracino

Il primo lungometraggio del regista aretino Gaetano Maria Mastrocinque si svelerà alla città domenica 14 maggio

Domenica 14 maggio, con inizio alle ore 20:30, il Cinema Eden di Arezzo ospiterà la prima proiezione al pubblico del film/documentario “Il Re delle Indie”. L’evento è stato presentato questa mattina presso il Cinema Eden alla presenza del regista, sceneggiatore e produttore del film Gaetano Maria Mastrocinque, nato ad Arezzo nel 1990, laureato presso l’Università degli Studi di Firenze in Sociologia e Politiche Sociali, diplomato in regia cinematografica presso la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano.

«Con “Il Re delle Indie” prosegue da parte ddel Cinema Eden e di Officine della Cultura l’impegno per la promozione e valorizzazione degli artisti del nostro territorio e delle produzioni indipendenti – così Michele Squillace, responsabile della programmazione dell’Eden. – Inoltre ospitare l’opera di Gaetano è per noi un piacere perché è un regista che ha una firma moderna, appassionante, capace di un racconto intergenerazionale».

“Il Re delle Indie”, primo lungometraggio di Mastrocinque, rappresenta un viaggio empatico nell’antico torneo cavalleresco che, per molti aspetti, disegna la città di Arezzo, non solo tra vicoli e quartieri, non solo nel cuore e nella memoria di tanti quartieristi, ma anche per chi arriva in città da turista, visitatore più o meno consapevole, o chi della città sente parlare per i suoi tanti meriti. Un docufilm sul filo di una narrazione condotta dal Re della Piazza Martino Gianni, intervistato prima del suo ritorno come preparatore di Porta Sant’Andrea, che certo farà la storia della Giostra del Saracino, e di questo tempo storico particolare, con i suoi protagonisti, i vincitori e gli sconfitti, dedicato com’è al racconto del lato agonistico del torneo, del centro da colpire per fare la differenza, fuori e dentro la piazza, della sua materia più umana e allo stesso tempo sociale, delle interviste inedite, di uno sguardo filmico incaricato d’indagare il particolare, tralasciando deliberatamente la documentazione storica anche se non mancano preziosi materiali d’archivio.

Il progetto, concluso nel 2019, esce dunque dalla sosta a cui è stato costretto dalla pandemia e si prepara, da Arezzo, a raggiungere un pubblico il più variegato possibile, presentando l’antica sfida di una città che ha saputo mantenere con la sua storia, e con la vita che l’attraversa, un rapporto autentico e profondo. Erano presenti alla conferenza anche Stefano Baldi e Sauro Serrotti, rispettivamente Direttore Marekting e CEO di Caurum, tra i partner economici dell’intero progetto filmico.

I biglietti sono già in prevendita presso il circuito del Cinema Eden di Arezzo: https://cinemaeden.ticka.it/. Ulteriori informazioni e “pillole” legate ai tanti protagonisti presenti nel docufilm sono visibili visitando la pagina facebook della produzione dal titolo “Il Re delle Indie”.

Dal 14 Maggio al 14 Maggio 2023 (20:30)

Scuola Edile di Arezzo, gli studenti Erasmus testano un nuovo intonaco con la canapa

Un progetto per innovare il settore dell'edilizia introducendo e riscoprendo l'uso di materiali naturali. Non solo: un'occasione di scambio culturale, professionale e non per ultimo umano fra giovani di paesi europei diversi. E' quello che con lungimiranza sta portando avanti la Scuola Edile di Arezzo, che ha sede in via Pier Luigi da Palestrina.

Grazie alle possibilità aperte dal programma Erasmus, ogni anno la struttura aretina ospita giovani provenienti da un'omologa scuola francese nelle Ardenne. Organizzando dei veri e propri "cantieri-scuola", dove i ragazzi studiano, sperimentano, e apprendono nuove ed importanti competenze per il loro futuro lavorativo. «Si tratta di giovani - ha spiegato Andrea Bigazzi, direttore della Scuola Edile di Arezzo - dai 17 ai 23 anni che conducono un apprendistato nel settore delle costruzioni. Attualmente la nostra Scuola sta ospitando una classe di muratori e pavimentatori».

Uno degli obbiettivi che la Scuola edile si è prefissata, puntualizza il Presidente Sara Goretti, è quello di creare un crescente interesse dei giovani italiani verso il settore delle costruzioni. “Vedere questi ragazzi francesi che alla loro età, già lavorano presso le imprese edili, dimostra come questo sia un settore che può essere ancora attrattivo per i giovani.

Goretti precisa come oggi debba essere sfatata l’idea negativa del settore, oggi si può lavorare veramente bene e con soddisfazione in edilizia”.

L'interessante progetto di quest'anno ha permesso ai ragazzi di lavorare ad un particolare intonaco fatto con la canapa. E' stato un po' come riscoprire le tradizionali tecniche di lavorazione cambiando però prospettiva, ingegnandosi per adattarle alle moderne tecnologie e necessità ecologiche. Comprendere come usare materiali naturali o tradizionali in modo innovativo, infatti, rappresenta oggi il futuro dell'edilizia.

«Questo intonaco - ha spiegato Giordano Cerofolini, Presidente di Edilcassa Artigiana FALEA - ha tre caratteristiche che lo rendono eccezionale: in primis ha una traspirabilità molto elevata rispetto ai cappotti termici fatti in materiali plastici o chimici, che permette un buono scambio di aria fra interno ed esterno, mantenendo l'ambiente salubre ed evitando umidità. Possiede poi un isolamento termico molto valido: in base allo spessore che gli viene dato consente di rendere efficiente l'edificio su cui è applicato. Infine si dimostra anche un intonaco antincendio, con una capacità di isolamento dal fuoco che raggiunge la classe REI 240. I suoi impieghi sono quindi disparati: si adatta benissimo nelle ristrutturazioni, nei locali dove c'è umidità, muffe e quant'altro».

Guardando i volti di questi giovani, parlandoci, si percepiscono ragazzi ben consapevoli di quale sia il settore che gli piace, su cui vogliono costruirsi un futuro. C'è ad esempio Matthieu, che, insoddisfatto di un classico liceo, ha provato quasi per gioco a vedere come funzionava in un cantiere, scoprendo che era il suo mondo. Oppure Alexandre, che terminato l'equivalente di quella che in Italia è ragioneria, soprattutto perché i suoi genitori volevano vederlo lavorare in ufficio, è invece "tornato indietro", scegliendo di cominciare un apprendistato proprio nell'edilizia.

«Il settore non è più quella di 30-40 anni fa - ha spiegato Giordano Cerofolini -, con le attrezzature e le tecnologie di oggi diventa quasi un divertimento. Lavorare in edilizia poi dà soddisfazioni che altri lavori non danno. E' bello guardare a un edificio e ritrovarsi a pensare: "quello l'ho costruito" o "l'ho ristrutturato io"».

Ma positivi sono anche i dati del settore. «Il lavoro attualmente c'è e ci sarà in futuro - ha detto Igor Magini, Presidente di Cassa Edile Industria -. Il settore è in crescita, grazie anche a strumenti come il Superbonus che è stato un impulso importante. E' necessario però trovare un equilibrio che passi dalla ricerca della manodopera. Ecco perché la scuola ha un ruolo centrale. Se fotografiamo il settore nel territorio aretino vediamo che impiega circa
3500 addetti e di questi oltre la metà sono stranieri. Gli italiani hanno più di 50 anni. Dobbiamo quindi investire nei giovani».

Presentando il progetto e le attività della Scuola Edile di Arezzo, il Presidente Magini ha anche colto l'occasione per lanciare un appello alla città e al territorio: «Il PNRR è una grande opportunità per il territorio aretino. Sono circa 39 milioni di euro disponibili in lavori.

Invito quindi tutte le aziende a partecipare agli appalti pubblici perché il rischio più grande è quello della poca partecipazione delle aziende locali. Che tutte le aziende facciano richiesta al Comune: ci sono appalti anche piccoli. Darà un impulso importante e contribuirà a cambiare il volto della città di Arezzo».
Arezzo 2.05.2023

C’ERA UNA VOLTA LA POLITICA. PARLA L’ULTIMO DEMOCRISTIANO

Il prossimo 21 aprile nella sede di Arezzo di Confindustria Toscana Sud, Pier Ferdinando Casini presenta il suo nuovo libro Venerdì 21 aprile alle ore 18 presso la Delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud (Via Roma 2), si terrà la presentazione del libro C’ERA UNA VOLTA LA POLITICA. PARLA L’ULTIMO DEMOCRISTIANO di Pier Ferdinando Casini.

Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più autorevoli protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.

«Nel 1983 ho mosso i primi passi nel Palazzo mentre Amintore Fanfani, il grande aretino, uno degli artefici della ricostruzione italiana, stava per rassegnare le dimissioni dal Governo – scrive Pier Ferdinando Casini - Oggi, dopo quarant’anni, la romana Giorgia Meloni, orgogliosamente di destra, è diventata da qualche tempo la prima Presidente del Consiglio donna del nostro Paese.

È passata una vita ed è cambiato il mondo. Sono grato al destino che mi ha consentito di conoscerli entrambi, come tutti i massimi protagonisti della vita della Repubblica.» Pier Ferdinando Casini, presente all’incontro, sarà intervistato dai giornalisti Andrea Franceschetti e Luigi Alberti.

L’evento è organizzato in collaborazione con: ACLI, Centro di Studi Storici Economici e Sociali “Amintore Fanfani”, Centro Studi “La
Voce”, Circolo Verso l’Europa e Kairos Economia Cultura Storia.

La partecipazione è aperta al pubblico, previa registrazione al seguente link.

Arezzo 18 aprile 2023
Allegato: locandina invito
Per informazioni:
Luisa Angioloni Tel. 057539941 Mob. 3393067324 E-mail: l.angioloni@confindustriatoscanasud.it

21 Aprile 2023

ENERGIA: ECCO “ENEL BOX”, LA NUOVA SOLUZIONE DI ENEL GRIDS PER CABINE ELETTRICHE PIÙ SOSTENIBILI SUL TERRITORIO

Il nuovo concept progettuale, scelto a valle di un concorso d’idee aperto a cui hanno partecipato studi di progettazione da tutto il mondo, prevede che le nuove cabine secondarie siano realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con un ridotto numero di componenti.

A partire dal 2024 tutte le nuove cabine secondarie di Enel Grids sui territori italiani saranno realizzate con questo innovativo design e conterranno inoltre tecnologia avanzata di digitalizzazione, capacità computazionale decentralizzata e trasformatori più sostenibili per gestire al meglio la distribuzione elettrica.

13 aprile 2023 – Enel Grids rivoluziona il design delle sue cabine secondarie, rendendole ancora più sostenibili e armonizzate con l’ambiente urbano, e lo fa grazie ad Enel Box, il nuovo concept progettuale grazie al quale le cabine saranno realizzate con materiali a basso impatto ambientale e con un ridotto numero di componenti, minimizzando così l’impronta carbonica delle infrastrutture e agevolando la loro integrazione nel contesto cittadino, rurale e nelle aree storiche.

Il nuovo design delle cabine secondarie “Enel Box”, elaborato da Eugenio Bini, rientra nel più ampio percorso avviato da Enel Grids di ri-progettazione in chiave sostenibile delle infrastrutture elettriche essenziali, dedicate alla trasformazione dalla media alla bassa tensione, oltre che al controllo e alla protezione della rete. Le cabine attualmente sono 245mila in Italia e 148mila in Spagna. L’intento è renderle strumenti sempre più innovativi per aumentare esponenzialmente la quantità di energia immessa nella rete di distribuzione proveniente da fonti rinnovabili e implementare così l’elettrificazione dei consumi energetici. Un impegno coerente non solo con l’orientamento di Gruppo (il Piano Strategico 2023-2025 dedica alle reti il 40% dei 37 miliardi di investimenti complessivi previsti) ma anche con l’impianto del PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: presentando vari progetti, infatti, soprattutto nella missione relativa alla "Rivoluzione verde e transizione ecologica" (M2), Enel ha vinto gare per quasi 4 miliardi di euro, di cui 3,5 saranno dedicati proprio al potenziamento e all’innovazione delle reti di distribuzione in ottica smart grids.

Entro il 2023 sarà conclusa la fase di progettazione del design della cabina secondaria, mentre a partire dal 2024 prenderà il via l’installazione delle nuove infrastrutture elettriche di Enel Grids in Italia, su ogni territorio locale, e successivamente in tutti i Paesi in cui opera. Oltre al nuovo design, le cabine elettriche conterranno tecnologia avanzata di digitalizzazione, potenti dispositivi con capacità computazionale decentralizzata e trasformatori più sostenibili in grado di gestire al meglio la generazione distribuita e flussi elettrici sempre più bidirezionali.

Il concept progettuale è stato scelto a valle di una competizione aperta lanciata da Enel Grids sulla piattaforma di crowdsourcing Enel Open Innovability® a cui hanno partecipato professionisti e studi di progettazione internazionali in un’ottica di Open Innovation. L’obiettivo della sfida globale era l’elaborazione di nuovi sistemi di progettazione delle cabine basati sui principi della sostenibilità e su un approccio circular by design, per rendere gli elementi architettonici adattabili ai differenti contesti d’uso.

Le proposte sono state valutate da una giuria di esperti composta da Paolo Cresci, Head of Sustainable Development in ARUP; Alberto Iacovoni, coordinatore dei Master dell'Istituto Europeo di Design; Francesco Cascino, fondatore di Art Thinking; Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente Nazionale, Romano Giglioli, Professore all’Università di Pisa - ENSIEL, Claudio Raviolo, Architetto e Partner dello Studio Citterio-Viel e Simona Maschi CEO and cofounder CIID, Copenhagen Institute of Interaction Design. La giuria ha premiato cinque proposte progettuali su 38 complessivamente esaminate, classificando al primo posto il concept elaborato da Eugenio Bini, “Enel Box”, per la sua “modularità, semplicità e flessibilità nella relazione ai diversi contesti”.

“Per abilitare la transizione energetica e procedere spediti verso un futuro a zero emissioni abbiamo bisogno di reti di distribuzione sempre più sostenibili, resilienti e interattive - ha dichiarato Antonio Cammisecra, Responsabile Enel Grids. - Proprio per realizzare quest’obiettivo il Gruppo ha adottato l’approccio Grid Futurability, collaborando con tutti gli stakeholder per ripensare i componenti chiave delle sue infrastrutture di rete in un ecosistema aperto e cooperativo. Le cabine secondarie sono una parte importante dei nostri investimenti futuri, e solo nell’anno scorso ne abbiamo realizzate in Italia una al giorno. La cabina del futuro sarà un’icona di intelligenza decentralizzata per accogliere al meglio la generazione rinnovabile, la flessibilità e tutti i nuovi bisogni legati alla elettrificazione dei consumi”.

Sabato 15 aprile, alle ore 17:30, presso il Teatro Pietro Aretino di Arezzo andrà in scena "Il Bambolo" con Linda Caridi.

L'evento chiude la rassegna teatrale Z Generation meets Theatre a cura di Officine della Cultura in collaborazione con Fondazione Guido d'Arezzo.

Una Donna e un Bambolo di plastica al Teatro Pietro Aretino per la chiusura di Z Generation meets Theatre
L’ultimo appuntamento della rassegna teatrale dedicata alla Generazione Z porta ad Arezzo l’invenzione drammaturgica di Irene Petra Zani con l’attrice Linda Caridi.

La rassegna teatrale Z Generation meets Theatre si appresta a chiudere il sipario con l’ultimo appuntamento in cartellone: “Il Bambolo” di Irene Petra Zani. L’appuntamento è fissato per sabato 15 aprile alle ore 17:30 sempre al Teatro Pietro Aretino di Arezzo con la consueta cura di Officine della Cultura in collaborazione con Fondazione Guido d’Arezzo. Unica protagonista del monologo per Donna e Bambolo gonfiabile sarà l’attrice Linda Caridi, che vanta alcune importanti partecipazioni cinematografiche, il premio NuovoImaie Talent Award 2018 come attrice italiana emergente e una candidatura ai David di Donatello. La regia è di Giampiero Judica, l’aiuto regia di Anna Zanetti, le scene e i costumi di Lucia Menegazzo, le luci di Giacomo Marettelli Priorelli per una produzione firmata da Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni e Argot Produzioni.

Ne “Il Bambolo” la Donna e il Bambolo gonfiabile si trovano al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo. Potrebbe essere estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi. La Donna e il Bambolo stanno insieme da più diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione.

La plastica non è solo del Bambolo, è il materiale principale della scena e dei costumi, che rafforzano la dimensione non realistica e l’identificazione nella quale la coppia si trova immersa. Il testo inizia nel momento in cui nella relazione è entrato un terzo personaggio, l’istruttrice di nuoto, che spezza gradualmente la dualità simbiotica della coppia, portando la Donna a vedere il Bambolo come un oggetto inanimato e ad uscire dall’allucinazione salvifica alla quale si è aggrappata per sopravvivere a una ferita indicibile: un abuso familiare subìto durante l’infanzia. Il testo affronta anche la patologia dell’anoressia, intesa nella sua accezione di sintomo e difesa a seguito di tale abuso. Il Bambolo è la rappresentazione dell’impossibilità di cicatrizzazione di tale ferita ed è, allo stesso tempo, la rappresentazione della sua rimozione.

“Il Bambolo” sarà anche occasione di lettura e studio da parte dei partecipanti al laboratorio Spettattori, a cura della Libera Accademia del Teatro.

Informazioni di biglietteria: Intero: € 10,00; ridotto: € 8,00; ridotto under 30 € 5,00 – Le riduzioni vengono applicate a: over 65 anni, abbonati teatri Rete Teatrale Aretina e Teatro Petrarca. È possibile acquistare il carnet per i 5 spettacoli al costo di € 30 e € 20 per gli under 30. Prevendita presso Officine della Cultura via Trasimeno 16, tel. 0575 27961 con orario dal lunedì al venerdì 10:00 > 13:00 e 15:30 > 18:00 – biglietteria@officinedellacultura.org; presso Teatro Petrarca Via Guido Monaco, 12, tel. 0575 1739608 con orario mercoledì, giovedì e venerdì 17,30 > 19,30. Circuito BoxOfficeToscana e www.ticktone.it. Biglietteria: il giorno di spettacolo presso il Teatro, apertura un’ora prima dello spettacolo. Info teatro Officine della Cultura tel. 338 8431111.

“Z Generation meets Theatre – Il teatro incontra le nuove generazioni” è un progetto di Officine della Cultura realizzato in collaborazione con Fondazione Guido d’Arezzo con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo onlus e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana e Comune di Arezzo. Partner organizzativi Rete Teatrale Aretina, Libera Accademia del Teatro e RAT Residenze Artistiche Toscane. Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.

Dal 15 Aprile al 15 Aprile 2023 (17:30)

LUNEDI DI PASQUETTA TORNA LA 21^ edizione della “PARCOCORSA”

Lunedi 10 aprile (giorno di Pasquetta) la U.P.Policiano con il patrocinio del Comune di Arezzo , il CSI di Arezzo ed il CAS del Colle del Pionta organizzano la 21^ edizione della Parcocorsa.

La competizione ecologica e sportiva si sviluppa nei principali parchi della città e rappresenta una classica del Lunedi di Pasquetta utilizzata anche per smaltire le tossine accumulate nella giornata di Pasqua.

Il ritrovo è previsto alle ore 8,30 presso il CAS del Colle del Pionta , dove avverrà anche la partenza alle ore 10 con la fase iniziale con alcune divagazioni all’interno del bellissimo Parco del Pionta per poi proseguire uscendo da via Laschi e raggiungere il Parco Ducci fino a raggiungere, attraversando zona S.Lorentino , e la salita che porta al Duomo, il parco del Prato/ Fortezza.

Da qui comincia la discesa che porta al Parco di Villa Severi per poi indirizzare verso la pista ciclabile del pantano , Croce Rossa e zona Giotto per raggiungere il parco Pertini dove all’altezza della Banca d’Italia gli atleti si immetteranno in via Trasimeno per poi attraversare via Veneto e Via Masaccio prima di raggiungere dopo gli 11 km il Parco del Pionta dove sarà posto il traguardo.

Alle ore 11 gare del settore giovanile tutte all’interno del Parco del Pionta e alle ore 11,45 Premiazioni.

E’ prevista anche una Non competitiva di km 4 e km 11 per tutti coloro che vogliono correre o camminare nei parchi della città.
Saranno presenti società provenienti dalla Romagna, dalla Liguria, dall’Umbria e città toscane come Siena, Firenze, Pistoia, Lucca ed alcuni turisti stranieri che vengono a visitare la città.
Un ringraziamento alle ditte Menchetti , Novart,Tesi,Seco e Vestri Cioccolato che ha messo a disposizione di tutti i bambini un uovo di pasqua.

Programma
Ore 8,30 Ritrovo presso il CAS del Pionta
Ore 10,00 Partenza km 11 Competitiva e non e km 4
Ore 10,45 partenze per il settore giovanile
Ore 11,40 premiazioni

Fabio Sinatti

10 Aprile 2023 (08:30)